Sempre rosso, ma meno profondo: Lloyds Banking Group, la più grande retail bank britannica, nel 2012 ha ridotto le perdite a 570 milioni di sterline, dai 3,5 miliardi dell’anno precedente.
Lloyds è stata la più colpita dal costo dei risarcimenti per le coperture assicurative Ppi vendute ai client in modo fraudolento o ingannevole, salito a un totale di 6,8 miliardi in totale. Gli accantonamenti nel 2012 sono stati di 3,6 miliardi, di cui 1,5 miliardi solo nel quarto trimestre. La scorsa settimana Lloyds ha anche dovuto pagare una multa di 4,3 milioni per i ritardi nel risarcire i clienti.
Guardando oltre gli oneri straordinari la banca ha registrato una buona performance, con utili quadruplicati da 638 milioni a 2,6 miliardi di sterline, mentre i costi sono scesi del 5% a 10,1 miliardi. “I notevoli progressi che abbiamo fatto nel 2012 ci hanno portato ad accelerare la trasformazione prevista del gruppo e questo si può vedere nella nostra performance finanziaria” ha commentato stamani l’amministratore delegato Antonio Horta-Osorio (nella foto).
Il pacchetto di bonus elargiti vale 365 milioni di sterline, un calo del 3% rispetto al 2011. Horta-Osorio avrà un bonus di 1,5 milioni di sterline in azioni bloccate fino al 2018.
Lloyds ha avvertito che è tuttora sotto inchiesta sia negli Stati Uniti che in Gran Bretagna per il suo ruolo nello scandalo Libor e che “allo stato è impossibile l’esito delle indagini o delle cause future“. Altre banche come Barclays, Royal Bank of Scotland e Ubs hanno dovuto pagare multe di centinaia di milioni di sterline alle autorità per la manipolazione del tasso.
Autore: Nicol Degli Innocenti – Il Sole 24 Ore (Articolo originale)