Opinione della Settimana

Napoli, la truffa delle auto fantasma: rottamate per finta circolano con targhe e documenti falsi

Ventotto arresti e 471 mezzi sequestrati in una indagine per la quale è stata utilizzata una lampada speciale che smaschera i documenti falsi

Carabinieri - Auto ImcUn vasto giro di auto “fantasma” rimesse in circolazione nel Napoletano dopo la cancellazione dai registri o false esportazioni all’estero, soprattutto nei Paesi dell’Est, è stato scoperto dai Carabinieri di Napoli. I militari hanno condotto una serie di controlli sui veicoli di nazionalità straniera circolanti nel capoluogo e hanno scoperto un giro di esportazioni fittizie di automezzi, contestando numerosi reati e il mancato pagamento di tasse automobilistiche.

Durante 1.400 controlli i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno scoperto che molte auto erano state dichiarate rottamate oppure “cessate dalla circolazione per l’esportazione all’estero” dai proprietari italiani, ma continuavano a circolare nel territorio italiano con targhe e documenti esteri falsi, o contraffatti, o frutto di furti perpetrati all’estero.

Incrociando dati del Pubblico Registro Automobilistico di Napoli, dall’UCI (Ufficio Centrale Italiano per le Assicurazioni Internazionali) e dell’ Interpol, i militari dell’Arma hanno poi proceduto al sequestro di 471 veicoli e accertato 1.277 violazioni penali, arrestando 28 persone e denunciando 471 cittadini stranieri ritenuti responsabili, a vario titolo, di ricettazione, riciclaggio, uso di atto falso, contrabbando, soppressione di targhe, violazione degli obblighi di custodia e altro.

Oltre un centinaio di conducenti stranieri coinvolti sono risultati in stato di clandestinità. In alcuni casi i veicoli con targa straniera erano guidati da italiani, che attraverso lo stratagemma della “cessazione del veicolo per esportazione” e la fittizia re-immatricolazione in uno stato estero, continuavano a circolare in Italia evitando si pagare le tasse automobilistiche, non pagando le multe ed eludendo l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile, anche con l’utilizzo di polizze rilasciate da compagnie assicurative risultate inesistenti.

I veicoli quindi, venivano fatti circolare con documenti falsi (carta verde assicurativa e carta di circolazione) ma molte volte erano falsi anche i documenti relativi al conducente (patente di guida); in entrambi i casi i trucchi sono stati svelati con un esame effettuato con lampada a luce ultravioletta (sotto la particolare lunghezza d’onda i documenti falsi appaiono di colore bianco acceso – tipico della carta comune – anziché bianco opaco con in risalto filigrane e ologrammi che caratterizzano le carte utilizzate per stampare i documenti veri).

Fonte: Il Mattino (Articolo originale)

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