Entro l’estate centinaia di migliaia di lavoratori riceveranno dall’Inps un’informativa riguardante il loro destino previdenziale: quanto percepirano di pensione e a partire da quando. Informazioni fondamentali per chi è alla fine del proprio percorso lavorativo e si prepara a mutare econonicamente ed esistenzialmente il proprio stile di vita. Sono quelle racchiuse in quella che molti descrivono come la “busta arancione“, dal nome dell’informativa diffusa ai lavoratori svedesi a partire dagli anni 90, da quando cioè il sistema è passato da retributivo a contributivo; un po’ come da noi, anche se questa comunicazione è stata messa in campo in modo molto meno sollecito dalla autorità. Per colmare questa vuoto e corrispondere a un’esigenza diffusa di conoscere il proprio destino previdenziale, da anni il Sole 24 Ore propone ai propri navigatori online un motore di calcolo prodotto da Epheso ed aggiornato alle ultime normative, che consente di ottenere una “stima” della pensione futura dei lavoratori. Certo, non è un caso che l’Inps fornisca queste stime a chi è a pochi anni dalla quiescenza, visto che maggiore è la distanza e maggiore l’incidenza di fattori di “disturbo” sull’ammontare stimato della pensione: dalla discontinuità lavorativa e dunque contributuiva alla variabile retribuzione, dall’impatto dell’inflazione (che erode il valore “reale” del denaro) a quello del prodotto interno lordo nazionale, cui i contributi accantonati sono collegati per la loro rivalutazione.
Di conseguenza le ipotesi che formuliamo qui di seguito sono tali: stime calcolate replicando sul futuro le condizioni attuali e che quindi potrebbero subire importanti variazioni. E l’attuale crisi economica purtroppo riserva di frequente. Anche a questo servono i fondi pensione, i quali offrono ai chi vi aderisce la possibilità di incassare anticipazioni per ventaglio di possibilità superiori rispetto a quello che offre il Tfr in azienda; con in più il vantaggio di non dover pagari interessi sul capitale restituito anzi, ottenendo in questo caso un rilevante vantaggio fiscale.
Attenzione: come spiega il disclaimer di Epheso che è possibile leggere nel motore di calcolo, “L’importo della pensione attesa e dei redditi futuri è al NETTO di eventuali tasse e contributi. Tutti i valori dei risultati negli anni a venire sono DEPURATI dall’inflazione attesa, e SONO rivalutati alla parità del potere d’acquisto“.
Autore: Marco lo Conte – Il Sole 24 Ore (Articolo originale)