Falsi certificati di residenza e finte dichiarazioni per truffare le assicurazioni ed evitare di pagare multe salate. A scoprire il raggiro è stata la Polstrada di Campobasso che ha denunciato quindici persone, tutte napoletane. Ci sono voluti mesi di accertamenti e di controlli incrociati per smascherare gli autori di quello che a tutti gli effetti era diventato un vero e proprio sistema. Gli agenti, coordinati dal vice questore aggiunto Daniela Salvemini, hanno scoperto che grazie ai documenti falsi era possibile ottenere l’aggiornamento delle banche dati Pra e Motorizzazione e il conseguente rilascio di una nuova carta di circolazione. Del tutto genuina nella stampa e nel supporto cartaceo, ma in realtà conteneva false informazioni. In pratica, con il nuovo documento, il proprietario del veicolo poteva, come in effetti è stato accertato ha fatto, sottoscrivere polizze a condizioni decisamente più vantaggiose. Non soltanto. Poteva anche evitare l’addebito delle proprie responsabilità in relazione alle violazioni del Codice della strada. «In proposito si evidenzia – fanno sapere dalla Polizia stradale – che una polizza Responsabilità Civile Automobilistica, a parità di condizioni, ai residenti in Campania costa notevolmente di più di quella per i residenti in zone del nord Italia, quali appunto quelle scelte da tali malfattori».
Per quel che riguarda le multe invece, è noto che le sanzioni amministrative vengono inviate al domicilio che risulta dalla consultazione degli archivi del Pra e della Motorizzazione. Quindi i truffatori, modificando il dati, facevano in modo di far effettuare le notifiche dei verbali a indirizzi falsi, evitando così di pagare le somme dovute. Traendone ovviamente dei vantaggi. Ancora un raggiro ai danni delle assicurazioni in Molise, dunque. Non è la prima volta che truffatori, soprattutto campani, escogitano uno stratagemma per risultare residenti in regione, con lo scopo di pagare polizze più basse. E proprio per contrastare un fenomeno piuttosto diffuso, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli nell’intero territorio.
Fonte: Il Tempo (Articolo originale)