Opinione della Settimana

AmTrust punta sull’Italia

L’assicurazione statunitense interessata a sanità e flotte

AmTrust Europe HPTrovare una compagnia assicurativa americana interessata al mercato italiano è già degno di nota. In passato spesso i colossi a stelle e strisce (uno su tutti Allstate negli anni 2000) armati di ottime intenzioni, dopo aver investito energie e risorse per entrare in Italia hanno deciso di chiudere battenti dopo poco tempo scoprendo che l’Italia è un mercato troppo diverso da quello americano.

Ma AmTrust Financial Company, gruppo guidato da Barry Zyskind, con sede a New York, quotato al Nasdaq e che nel 2012 ha totalizzato premi per 2,7 miliardi di dollari, è andato ben oltre. Non solo ha deciso di puntare forte sull’Italia, ma vuole anche crescere in comparti assicurativi da cui le altre compagnie rifuggono, come la copertura Rc Auto delle flotte di noleggio oppure la responsabilità civile della sanità pubblica italiana. La differenza sta forse nel fatto che AmTrust non è arrivata in Italia da un giorno all’altro, ma con gradualità ha scoperto che proprio nei settori dove altre compagnie fanno fatica a guadagnare ci possono essere buone opportunità.

«L’Italia è un mercato sfidante ma ci sono molte possibilità di guadagno», dice a MF-Milano Finanza Max Caviet, ceo di AmTrust Europe, società con sede a Londra attraverso cui AmTrust Financial opera in diversi mercati europei nel settore assicurativo. Il primo approccio del gruppo all’Italia risale al 2009, quando AmTrust Europe iniziò a vendere le sue polizze con il broker italiano Trust Risk Group, fondato da Antonio Somma. Un manager che vantava una lunga esperienza nel settore dell’assicurazione sanitaria al punto che in poco tempo, grazie all’intermediazione del broker partecipato da Somma e da altri soci privati, AmTrust Europe, con polizze per oltre 400 milioni di euro, è arrivato a gestire il 60% delle polizze nel settore della sanità pubblica italiana.

«Una relazione di successo», aggiunge Caviet, «tanto che il gruppo ha deciso di rafforzare la presenza in Italia. Finora AmTrust Europe ha operato in libera prestazione di servizio (Lps), ora abbiamo deciso di strutturarci meglio con una rappresentanza generale e tramite un’agenzia generale, la Trust Risk Italia». Ma non c’è solo questo nei progetti italiani di AmTrust Financial Company. Dopo aver fatto analisi e valutazioni durate quasi un anno il gruppo ha deciso di esplorare nuove aree di business per l’Italia, replicando quanto già avvenuto in altri mercati.

«Siamo un operatore di nicchia, specializzato in alcuni comparti», aggiunge Caviet. «Penso per esempio alle polizze Rc Auto sulle flotte per il noleggio a lunga percorrenza». Un settore, quest’ultimo, su cui più di qualche compagnia di assicurazione italiana ha deciso di uscire. «AmTrust Europe è leader in questo settore in altri Paesi e siamo interessati a proporre i nostri prodotti anche in Italia», aggiunge Caviet. «Pronto a partire è poi il settore delle estensioni di garanzia per gli elettrodomestici, come lavastoviglie o televisori». Anche questo un mercato di nicchia «in cui siamo leader. Siamo per esempio i primi assicuratori mondiali dei trattori New Hollande per l’estensione di garanzia»,

Autore: Anna Messia – Milano Finanza (Estratto articolo originale)

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