La Germania? Somiglia a un «mercato emergente», almeno da un punto di vista borsistico. È la visione del neocapo degli investimenti di Generali, Nikhil Srinivasan (nella foto, di Cosimo Sergi), cui l’amministratore delegato, Mario Greco, ha affidato la gestione di 500 miliardi di euro di asset.
E il 45enne assicuratore-banchiere (proviene da Allianz e prima era stato in Morgan Stanley in Asia) ieri sul Financial Times ha fatto capire come si muoverà: «Il Dax (indice della borsa tedesca, ndr ) ha avuto una buona corsa» e, considerato che l’economia tedesca si basa molto sulle esportazioni in Asia, può essere accostato come andamento ai mercati emergenti. Ma adesso appaiono più interessanti i mercati del Sud, Francia compresa, proprio perché fino a oggi trascurati. «Venderei Germania e comprerei Sud Europa», ha dichiarato. «Quello che uno vuol comprare sono le cose che sono state del tutto dimenticate»: è lì che si annidano le maggiori probabilità di guadagni, piuttosto che inseguendo i picchi di borsa. Concetto elementare ma spesso, appunto, dimenticato.
E Italia, Spagna, Portogallo, perfino la Grecia — nell’elenco di Srinivasan — sono tra i mercati che durante la crisi hanno perso il 65-95% del valore. E dunque possono recuperare. Un buon auspicio per lo stesso titolo Generali, che quota 13,5 euro (già in rialzo del 27% rispetto a un anno fa).
A sostegno della compagnia ieri è arrivata la conferma del rating «A» di S&P — due livelli sopra lo Stato italiano — per il giudizio favorevole sull’operazione Generali Italia, scatola dentro cui sono state concentrate le attività assicurative domestiche, che comunque è ancora il mercato di maggior rilievo per il Leone.
Fonte: Corriere della Sera