Aperta la data room per le compagnie. Oggi cda sui conti
Non solo i conti nella settimana di Carige. Il gruppo guidato da Giovanni Berneschi ed Ennio La Monica (nella foto) stasera approverà la semestrale – la prima tra le grandi banche italiane, anche se i dati verranno resi noti domani mattina –, ma i prossimi giorni sembrano decisivi anche per chiudere la prima cessione in agenda, quella relativa all’Sgr: a quanto si apprende, le trattativa in esclusiva con Arca è alle battute finali, e forse già in settimana si dovrebbe approdare all’intesa che consentirà alla Sgr delle Popolari di entrare in possesso degli oltre 4 miliardi di masse di Carige, e a quest’ultima di incassare una cifra intorno ai 90 milioni, con una plusvalenza intorno agli 80 visto che l’asset è a bilancio per 6 milioni.
Anche sul fronte delle assicurazioni, però, si registrerebbe qualche passo in avanti. Una buona notizia per il gruppo, venerdì finito nel mirino di Fitch (l’agenzia ha abbassato il rating per il lungo termine da BB+ a BB, con outlook negativo, e ha confermato il rating per il breve termine a B) e con il titolo che viaggia sui minimi storici: lunedì, con qualche giorno di anticipo rispetto alle ultime scadenze fissate, si è aperta la data room per le due compagnie assicurative, assecondando la richiesta di più soggetti, italiani ed esteri, che avrebbero manifestato il proprio interesse a rilevare in particolare Carige Assicurazioni, la società cui fa capo il ramo danni; a stimolare l’appetito di eventuali compratori – tra i “papabili” si è parlato di Allianz, Zurich, Axa, Aviva e del fondo Cinven – ci sarebbero non solo masse e rete, ma anche un probabile contratto di bancassicurazione che l’istituto conta di realizzare, mettendo così a disposizione i suoi circa 700 sportelli.
Per la banca non c’è tempo da perdere. Posto che l’obiettivo resta quello di portare l’istituto a raggiungere un Core Tier 1 tra il 9,5% e il 10%, dal 6,7% di fine 2012 e trovarsi a posto con i requisiti di Basilea 3 (anche per poter tornare al dividendo), il piano di rafforzamento patrimoniale richiesto da Banca d’Italia deve essere realizzato entro la prima parte del prossimo anno; l’obiettivo finale è quello di una ripatrimonializzazione da 800 milioni: oltre all’Sgr e alle due assicurazioni – che hanno una valutazione di base tra i 400 e i 600 milioni di euro complessivi – resta sul tavolo la possibilità di vendere la partecipazione di minoranza (il 20,6%) in Autostrada dei Fiori e qualche cespite immobiliare.
Fonte: Il Sole 24 Ore