Opinione della Settimana

FonSai contesterà sequestro alberghi, catena Atahotels non verrà ceduta

Fabio Cerchiai primo piano IMCFonSai contesterà il provvedimento di sequestro cautelativo di alberghi della società disposto una decina di giorni fa dalla magistratura. “Non capiamo perché sono stati sequestrati, anche se in modo solo cautelativo, beni e asset che sono della società“, ha affermato oggi il presidente della compagnia, Fabio Cerchiai (nella foto).

I sequestri vadano a colpire, se il giudice lo ritiene, il patrimonio della famiglia Ligresti, e non quello della società e di tutti gli azionisti“, ha incalzato Cerchiai. Il 12 agosto scorso il gip di Torino, Silvia Salvatori, ha disposto il sequestro preventivo di beni riconducibili alla famiglia Ligresti e a FonSai per un ammontare pari a oltre 250 milioni di euro.

Gran parte del valore deriva da 5 alberghi che fanno capo alla catena alberghiera Atahotels, società controllata dalla compagnia. In dettaglio il Principi di Piemonte di Torino, il complesso Naxon Beach in Sicilia, il Grand Hotel Fiera di Milano, l’Atahotels di Varese e il Golf Hotel di Madonna di Campiglio. Catena che il gruppo non intende cedere. “Allo stato non c’è nessun progetto di dismissione“, ha precisato Cerchiai.

Dopo aver riconfermato che la compagnia si costituirà parte civile nel processo contro la famiglia Ligresti, in base al mandato dell’assemblea degli azionisti che ha promosso le azioni di responsabilità, il presidente di FonSai ha sottolineato che le dismissioni degli asset di Milano Assicurazioni, dopo la fusione Unipol-FonSai, si dovrebbero concludere entro l’anno. Al momento i tecnici stanno guardando le offerte pervenute e quindi stanno inziando gli scambi di informazioni.

Si ricorda che, in seguito al riassetto dell’ex gruppo Ligresti e al contestuale merger con Unipol che include anche Premafin e FonSai, l’Antitrust ha imposto alla compagnia bolognese guidata da Cimbri di dismettere entro fine anno alcuni rami d’azienda che fanno oggi capo a Milano Assicurazioni.

Quanto all’ipotesi, dopo il cambio di proprietà, di un’espansione di FonSai nei Balcani, Cerchiai non l’ha esclusa: “ora dobbiamo consolidarci dove siamo, abbiamo un bel percorso di consolidamento che sta andando bene. Le basi solide sono il presupposto per crescere in Italia e all’estero“.

A maggio di quest’anno il direttore generale di DDor Novi Sad, Christian Otto Neu, la compagnia controllata in Serbia da FonSai, rilevata nel 2007 per 220 milioni, aveva riferito alle agenzie di stampa locali di aver avuto un incontro a Bologna con il management di Unipol e di aver ricevuto il disco verde per valutare la possibilità di investire nei Paesi dell’area. Un cambio di strategia radicale rispetto alla precedente proprietà che aveva avviato le procedure di cessione di DDor Novi Sad, terza compagnia del Paese e leader nell’Rc auto.

Autore: Francesca Gerosa – Milano Finanza (Articolo originale)

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