Interrogato Marchionni. Nei prossimi giorni saranno ancora sentiti Jonella Ligresti ed Erbetta, poi Salvatore Ligresti in una caserma di Milano
Interrogato ieri pomeriggio Fausto Marchionni (nella foto), l’ex amministratore delegato di Fondiaria Sai, nell’ambito dell’inchiesta dei pm Vittorio Nessi e Marco Gianoglio sui reati di falso in bilancio e manipolazione di mercato.
«Abbiamo risposto a tutte le domande e a tutte le richieste di chiarimento» si è limitato a commentare il suo difensore, Giovanni Lageard. Al centro dell’interrogatorio, che potrebbe essere l’ultimo a carico di Marchionni, ci sarebbero state, a quello che si apprende, alcune telefonate trascritte anche nell’ordinanza del gip Salvadori e su cui gli inquirenti cercano riscontri. Fausto Marchionni, raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare del 17 luglio scorso insieme ai membri della famiglia Ligresti e agli ex amministratori di Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni, è agli arresti domiciliari in provincia di Cuneo.
Nei prossimi giorni saranno nuovamente interrogati Jonella Ligresti ed Emanuele Erbetta, ancora detenuti in carcere. L’interrogatorio di Salvatore Ligresti si farà direttamente a Milano, dove l’ex patron di Fonsai è ai domiciliari, probabilmente in una caserma della Guardia di Finanza e non nel suo appartamento privato.
La parte dell’inchiesta della Procura di Torino relativa ai reati di falso in bilancio e manipolazione di mercato è alle battute finali, dopo un anno di lavoro, gli arresti di luglio e i sequestri fatti nel mese di agosto. In fase di chiusura delle indagini potrebbero entrare in gioco anche le associazioni dei consumatori per promuovere una collettiva: «Ad oggi abbiamo presentato un centinaio di diffide e richieste di risarcimento danni alla società senza aver ottenuto alcuna risposta – sottolinea Paolo Fiorio, responsabile dell’Osservatorio credito e risparmio del Movimento Consumatori – inoltre abbiamo fatto un esposto per chiedere indagini anche sulle eventuali responsabilità delle società di revisione che hanno certificato di bilanci di Fondiaria Sai».
Il secondo troncone dell’inchiesta, quello per il reato di infedeltà patrimoniale e incentrato sulle attività immobiliari della famiglia Ligresti, scaturito a gennaio scorso dagli esposti dei piccoli risparmiatori, è ancora in fase di pieno svolgimento. L’ipotesi, dunque, è che si vada a processo per i primi due reati e che invece si continui a lavorare su questo secondo fronte per il quale non sono ancora stati formalizzati rinvii a giudizio.
Autore: Filomena Greco – Il Sole 24 Ore