Rc auto: nell’Isola il più alto tasso di evasori della copertura obbligatoria. ma anche il 100% in più di false compagnie. Gli assicuratori: “Rateizzazione e tecnologia per abbassare il peso dei premi”
Non c’è nemmeno bisogno di scomodare fatti di cronaca eclatanti. Perché basta vivere la realtà quotidiana delle nostre città, per sapere che anche un banalissimo tamponamento spesso si trasforma in un’odissea. Un salto nel buio. O meglio: nel buco nero degli automobilisti – in Italia si stima che siano quasi 4 milioni con la Sicilia fra le regioni “maglia nera” – senza nemmeno la copertura assicurativa obbligatoria Rc auto. Sempre più automobilisti siciliani viaggiano senza assicurazione. L’ennesima conferma arriva da una recente operazione della Polizia stradale della Sicilia orientale, dalla quale si evince che quasi il 15% dei veicoli, fra quelli controllati, è risultato sprovvisto di copertura assicurativa.
C’è da dire che le tariffe assicurative in Italia sono le più alte d’Europa: il costo medio di una polizza Rca è il doppio rispetto a Germania, Spagna e Francia. E così sono sempre più i veicoli che circolano senza assicurazione, con la polizza scaduta o, peggio ancora, con tagliando falso. Secondo alcuni dati di Ania e Aci in tutto il Paese oltre 4 milioni di automobilisti non sono in regola per la copertura di responsabilità civile. Il 300% in più rispetto a dieci anni fa. Un fenomeno che non riguarda però solo auto e moto, ma anche camion e autobus. La Sicilia – assieme a Campania, Puglia e Lazio – si confermano le regioni più a rischio, ma anche nelle grandi città del Nord (a Milano 1/5 delle auto fermate sono “abusive“) non si sfugge a questa piaga.
Con la crisi economica, il fenomeno sta assumendo aspetti colossali. Con pericoli tanto per i senza polizza, che rischiano di finire economicamente dissanguati in caso di incidente, che per chi subisce il danno, costretto alle tortuose vie del risarcimento da parte del Fondo vittime della strada. Va ricordato, infine, che chi circola senza assicurazione, oltre a dover pagare multe da 840 a 3.366 euro, incorre nel sequestro del mezzo. Se si ha il tagliando assicurativo falso, le conseguenze sono ancora più gravi, con la sospensione della patente per chi ha falsificato il documento. A pagare le conseguenze di truffe e raggiri sono gli automobilisti, spesso ignari di aver sottoscritto una polizza inesistente.
E sono più che raddoppiati in un anno i casi accertati di commercializzazione di pacchetti di contratti falsi denunciati dall’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni): 11 nei primi 8 mesi del 2013 contro 5 nello stesso periodo 2012 e 7 nel 2011. Oltre che sui cittadini-consumatori, la “zona grigia” danneggia anche l’economia. In Sicilia dal 2008 al 2012, secondo i dati Ania (Associazione nazionale imprese assicuratrici), sono state chiuse piu di mille agenzie, gli agenti sono passati 1.349 a 1.252 con una diminuzione del 7,2%. Allo stesso tempo, però, il fatturato, soprattutto dei rami auto e danni, è aumentato, passando da 955.000 euro a 1.097.000 euro (1.669 intermediari internet, 1.123 banche, 49 promotori).
Questi dati sono emersi dal recente del meeting nazionale Ulias (Unione liberi intermediari di assicurazione), che ha riunito in Sicilia per la prima volta i rappresentanti dei sindacati di intermediari, di agenti, di broker ma anche l’associazione dei consumatori. Difendersi dagli abusivi del settore assicurativo, dalle compagnie fantasma, i finti intermediari senza iscrizione al registro della Camera di Commercio e senza partita iva, dai procacciatori di polizze “in saldo” senza regole e senza costi, è comunque possibile. Come? «Contro l’abusivismo la parola chiave è collaborazione», è emerso dal meeting. Chi stipula una polizza Rc auto con compagnie non autorizzate – bisogna ricordarlo – non assolve l’obbligo assicurativo previsto. Non solo non è coperto in caso di incidente, ma rischia pure il sequestro del veicolo e una sanzione fino a 3.194 euro.
Ma adesso ci sono anche gli assicuratori in prima linea. «Già da oltre un anno le compagnie si sono mosse per lanciare contratti a rate, spesso a tasso zero, per venire incontro ai cittadini-consumatori in un momento di crisi generalizzata», spiega Sebastiano Mirabile, agente generale Fondiaria-Sai Spa e presidente provinciale Unapass (Unione nazionale agenti professionisti assicurazioni) di Catania.
«Negli ultimi tempi ci siamo avvicinati agli utenti anche con tariffe più abbordabili grazie all’impiego della tecnologia Gps, che con localizzazione satellitare e accelerometro fornisce una precisa tracciabilità del veicolo e riduce il tasso di truffe che poi incide sugli aumenti dei premi su base territoriale». Ma Mirabile sottolinea anche che «il consumatore in questo momento è molto più vulnerabile rispetto alle false aspettative di competitor abusivi, che propongono assicurazioni-truffa di persona, con contrassegni contraffatti, ma soprattutto su internet con siti-fotocopia rispetto alle compagnie ufficiali, che invece sono scatole vuote che raccolgono dati sensibili degli assicurati e incassano i premi ma in cambio danno solo carta straccia». I consigli? «La massima attenzione nella gestione di ogni operazione su internet e se possibile affidarsi a consulenti e intermediari con riferimenti certi, visto che il registro Ivass delle categorie dei professionisti del mondo assicurativo è pubblico».
Autore: Mario Barresi – La Sicilia (Articolo originale)