L’inchiesta del 2008: per altre posizioni i reati sono già prescritti. Sentenza a marzo
Richieste di condanne, assoluzioni e prescrizioni per i 18 imputati di truffa e falso ai danni di assicurazioni per incassare risarcimenti per incidenti stradali in qualche caso mai avvenuti. Una vicenda che risale al gennaio 2008 quando vi furono anche cinque ordinanze di custodia cautelare, di cui quattro ai domiciliari e una in carcere. Le indagini furono condotte dalla Squadra Mobile e l’operazione fu denomimata «Crime crash», incidenti criminosi. In alcuni casi, secondo l’accusa, c’erano sinistri del tutto falsi, in altri venivano aggravate le ferite che le persone coinvolte avevano riportato e anche i danni subiti dai veicoli.
Ieri il processo davanti al magistrato monocratico Fallarino. Il pubblico ministero Felaco (ha sostituito il pubblico ministero che aveva coordinato le indagini Clemente ora a Roma) ha chiesto otto condanne, per A. di D. una pena a due anni di reclusione per G. A. 8 mesi, A. C. 8 mesi, G. C. 17 mesi, per M. G. 9 mesi, M. L. 13 mesi, P. T. 8 mesi, U. P. otto mesi. Inoltre assoluzione perchè il fatto non sussiste per A. B., G. C., N. C., M. F., G. M., L. N.. Per sopravvenuta prescrizione R. C., S. I., E. M.. Infine assoluzione perchè il fatto non è punibile per P. D. S.. La sentenza è prevista per marzo.
Fonte: Il Mattino (Articolo originale)