“Ma dove sono i risparmi sulla Rc Auto tanto sbandierati dall’Ania? Nel 2014 le Rc Auto aumenteranno mediamente di 53 euro mentre negli ultimi 3 anni gli incidenti sono diminuiti in Fvg del 30%“. Così Ruggero Scagnetti, capo categoria regionale dei carrozzieri di Confartigianato Fvg, che rappresenta 350 carrozzerie, contesta le compagnie assicurative che avevano promesso “riduzioni di polizze se fossero approvate le nuove norme sulla riparazioni degli autoveicoli” contestate dai carrozzieri che si sono mobilitati e che terranno un presidio a Roma da oggi al 15 gennaio, quando si svolgerà un vertice con rappresentanti del governo. Scagnetti non contesta solo la riforma voluta da Ania, ma anche “altre dichiarazioni delle assicurazioni” che hanno accusato i carrozzieri di essere dei truffatori perché sfruttano a loro vantaggio una normativa, come la cessione del credito, peraltro legittimata dal codice civile, per fare accordi fraudolenti con i clienti.
“Il fenomeno fraudolento non può passare inosservato quando esistono terze figure garanti (periti assicurativi) che accertano una corretta quantificazione dei danni subiti dal cliente“. “Ma anche il governo – aggiunge Scagnetti – sembra voler andare in direzione opposta rispetto alla libera concorrenza nel settore RC auto, e senza che ciò permetta di realizzare il tanto auspicato calo delle tariffe RC auto con il risultato che in Fvg rischiano di essere rottamate per decreto almeno 50 imprese sulle 500 attive con centinaia di addetti“.
“Il governo – aggiunge – si appresta a varare un decreto legge che renderebbe nei fatti obbligatoria la ‘forma specifica’ nel risarcimento dei danni dei veicoli incidentati, vale a dire far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime“. Questa ipotesi è “l’esatto contrario delle liberalizzazioni perché, nei fatti, si indirizzerebbe tutto il mercato della riparazione verso le carrozzerie convenzionate, alle quali le assicurazioni impongono condizioni contrattuali-capestro che le costringe a lavorare sotto costo, mettendo così a rischio anche la qualita’ dell’intervento“. Inoltre “si impedirebbe ai cittadini di esercitare la libera scelta di essere risarciti in denaro e di farsi riparare l auto dall officina di fiducia“. Le associazioni dei carrozzieri di Confartigianato e Cna, che hanno proclamato la mobilitazione della categoria, sollecitano l’eliminazione dell’obbligo di risarcimento in forma specifica dal pacchetto di norme sulla riforma dell’RC auto all’esame del Consiglio dei ministri. “Le carrozzerie indipendenti non possono essere rottamate per decreto – spiegano le associazioni – in nome di una presunta riduzione delle tariffe Rc auto e di una finta liberalizzazione“.
Fonte: AGI (Articolo originale)