L’Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori, vede nell’anomalia delle tariffe assicurative per le due ruote a motore il principale ostacolo all’acquisto
Confindustria Ancma contro il caro assicurazioni. L’Associazione nazionale ciclo motociclo e accessori, vede nell’anomalia delle tariffe assicurative per le due ruote a motore il principale ostacolo all’acquisto.
Secondo l’Ancma il mercato di moto e scooter viene letteralmente soffocato e penalizzato in misura maggiore rispetto a quello delle auto per via dell’incidenza del costo RC sui prezzi di listino dei veicoli più economici che, in particolare nelle principali città del sud, si avvicinano al prezzo del veicolo stesso. Tanto per fare un esempio l’Ancma cita uno scooter di 125cc, con un prezzo di listino intorno ai 2.000 euro, per il quale le offerte più competitive in città come Napoli, Bari o Palermo si aggirano sui 1500 euro, pari al 75% del costo del veicolo. Questo vuol dire che in 5 anni si pagherà una cifra equivalente a quasi 4 volte il prezzo del mezzo nuovo. Facendo un parallelo con il mercato auto è come se per un’utilitaria con un prezzo di 10.000 euro si dovesse pagare un’assicurazione RC di 7.500 euro all’anno.
“Contro il caro assicurazioni – ha dichiarato il presidente di Confindustria Ancma, Corrado Capelli – è necessario lavorare nella direzione dell’equiparazione dei risarcimenti sui danni fisici, sul costo dei sinistri attraverso convenzioni per le riparazioni e infine sul contrasto delle frodi, anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, seguendo gli esempi virtuosi degli altri Paesi europei. Quello che non si può accettare è che tutti i costi siano scaricati sugli utenti senza alcuna contropartita in termini di riduzioni significative delle tariffe RC. L’Ancma ribadisce la necessità di un tavolo tecnico dedicato alle 2 ruote che coinvolga le assicurazioni, l’autorità antitrust, il ministero dello Sviluppo Economico e i consumatori, in modo da affrontare il problema ed indicare le possibili soluzioni. Nel frattempo porteremo il tema all’attenzione della Consulta automotive, della quale Ancma fa parte, presso lo stesso Ministero e andremo avanti con il nostro progetto assicurativo esclusivamente dedicato alle moto”.
Fonte: Repubblica Motori (Articolo originale)