Assicurare l’auto costa meno: la media 2013 è stata 589 euro (-4,4%). Calano di più le tariffe delle compagnie tradizionali (-8,6%) rispetto alle assicurazioni telefoniche e online (-8,1%), mentre rincarano le polizze delle compagnie bancarie (+8,5%) che tuttavia applicano politiche di sconti particolarmente rilevanti per i propri correntisti. Acquistato con i confronti degli aggregatori il 50% delle nuove polizze online. Clienti sempre più autonomi: il 49% utilizza Internet per il preventivo. I broker al nuovo governo: prima di mettere mano a nuovi provvedimenti occorre completare al più presto la regolamentazione ancora mancante
Secondo quanto emerso dall’Osservatorio Auto di AIBA – l’Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni – realizzato in collaborazione con la società di consulenza Innovation Team, le tariffe Rc auto sono risultate in calo nel 2013: 589 Euro il premio medio lordo pagato dagli italiani per assicurare l’auto, pari a un calo del 4,4% rispetto ai 616 euro di fine 2012. Le riduzioni tariffarie hanno interessato tutte le province italiane, ma sono state più marcate nelle aree considerate a maggiore rischio: Bari (-12,1%); Palermo (-11,3%); Napoli (-11,1%). Nella classifica delle riduzioni seguono Bologna (-10,3%), Verona (-9,8%) e Trento (-8,6%), mentre tra le grandi città le diminuzioni più contenute si sono registrate a Roma (-3,8%), Biella e Perugia (-5,9%). La raccolta premi del ramo Rc Auto è scesa nel 2013 a 16,5 miliardi di euro (-5,9% rispetto al 2012) e i risultati tecnici delle compagnie sono i migliori degli ultimi 20 anni: è diminuito infatti a 92,1% il “combined ratio“, cioè il rapporto fra spese generali e costo dei sinistri di competenza da una parte e premi di competenza dall’altra.
“Il miglioramento dei risultati tecnici del comparto e il calo delle tariffe Rc Auto – osserva Carlo Marietti Andreani, Presidente di AIBA – sono segnali positivi, ma dipendono da fattori contingenti come l’alto prezzo dei carburanti e la crisi del lavoro che hanno effetto sulla mobilità determinando un minore utilizzo dell’automobile. Il ramo Rc Auto è la vetrina dell’industria assicurativa: finché non si riuscirà a produrre un significativo abbassamento dei prezzi delle polizze, sarà impossibile incidere positivamente sull’attuale sotto-assicurazione delle famiglie e delle imprese italiane. Una diminuzione strutturale del sistema tariffario del ramo auto è una condizione determinante per la crescita di tutta l’industria assicurativa. In questo senso, uno degli elementi da riconsiderare è il profilo fiscale eccessivamente elevato dell’Rc Auto dove, in funzione delle disposizioni a livello provinciale, il peso del fisco varia tra il 19,5% e il 26,5% sul prezzo della polizza“.
I SUGGERIMENTI DI AIBA AL NUOVO GOVERNO
“Gli interventi legislativi nel settore Rc Auto – sottolinea il Presidente di AIBA – sono stati rilevanti nell’ultimo periodo. Tuttavia, le norme dei decreti di liberalizzazione, prevalentemente incentrate sul fenomeno delle frodi sono ancora in parte inattuate. È auspicabile che gli sforzi vengano concentrati sul completamento della disciplina, piuttosto che sull’introduzione di ulteriori norme che andrebbero a sovrapporsi a quelle esistenti e ancora non pienamente attuate“. Secondo l’associazione dei broker è urgente ultimare la regolamentazione secondaria per la dematerializzazione della documentazione assicurativa (contrassegni e attestati di rischio) misura decisiva per combattere la piaga dell’elusione dell’obbligo assicurativo, nonchè per l’integrazione delle banche dati esistenti; così come vanno completate sia la normativa sulle invalidità macropermanenti, sia la revisione dei forfait del sistema di indennizzo diretto.
Per AIBA servirebbe anche un intervento correttivo minimale in merito al divieto di tacito rinnovo, attualmente previsto per la sola Rc Auto e non per le garanzie accessorie (CVT). Questo fatto crea confusione nei consumatori e causa una serie di difficoltà operative agli intermediari.
Quanto al recente disegno di legge sulla Rc Auto (destinazione italia) l’associazione è perplessa sull’efficacia dell’imposizione normativa di sconti e sul sistema di calcolo degli sconti stessi. Il giudizio di AIBA è invece pienamente positivo per tutta una serie di altri punti della proposta regolamentazione: aumento di massimali minimi di legge per i pullman; valorizzazione dei dati registrati dalla scatola nera; restrizione nell’uso delle prove testimoniali; riduzione dei termini di presentazione della richiesta di risarcimento; regolamentazione della cessione del diritto al risarcimento.
I NUMERI DEL CALO DELLE TARIFFE NEL 2013
Il 2013 è stato il primo anno senza differenze di premio tra uomini e donne, per effetto della Gender Directive. Il premio medio lordo Rc Auto pagato per assicurare un’autovettura è stato di 589 euro, in calo del 4,4% rispetto ai 616 euro di fine 2012. I prezzi Rc Auto hanno iniziato a diminuire alla fine del 2012, proseguendo la discesa nel corso del 2013. Il trend è destinato a proseguire nei prossimi mesi.
I listini delle compagnie tradizionali scendono più velocemente rispetto agli altri canali: -8,6% il calo dei prezzi applicati dalle assicurazioni tradizionali a fine gennaio 2014, rispetto al dicembre 2012; -8,1% per le compagnie dirette; +8,5% per il canale bancario, che tuttavia applica politiche di sconti particolarmente rilevanti per i propri correntisti.
L’indagine AIBA è stata realizzata sulla base dei prezzi di listino applicati dalla compagnie di assicurazione per le sole automobili e per i profili che presentano maggiore concentrazione di assicurati. I dati sono stati raccolti da Check-It-Auto, lo strumento professionale dei broker AIBA per la comparazione delle tariffe e delle garanzie offerte da ogni singola polizza.
RACCOLTA RC AUTO IN CALO, MA I RISULTATI TECNICI SONO ECCEZIONALI
La raccolta premi Rc Auto 2013 si è fermata a 16,5 miliardi di euro, in calo del 5,9% rispetto al 2012, ma il 92,1% del combined ratio (rapporto tra costi e ricavi) è il miglior risultato degli ultimi 20 anni. A incidere positivamente sui conti delle compagnie sono due fattori: calo della frequenza dei sinistri (-1,7% rispetto al 2012) e il contenuto incremento (+1,8%) del costo medio dei sinistri, dovuto principalmente alla diminuzione dei casi di danno alla persona di lieve entità (microinvalidità).
IL RUOLO SEMPRE PIU’ RILEVANTE DI INTERNET
Il canale d’acquisto prevalente rimane quello tradizionale, ma sale all’8,8% (7,5% nel 2012) la quota di mercato delle compagnie dirette. In aumento anche il canale bancario che passa dall’1,6% del 2012 all’attuale 2,0%. L’associazione sottolinea anche il ruolo sempre più rilevante degli aggregatori: circa il 50% delle nuove polizze auto stipulate online è stato realizzato attraverso i comparatori. Il loro utilizzo è incrementato del 78,3% rispetto al 2012. I clienti sono sempre più autonomi: il 50% ha utilizzato Internet per effettuare il preventivo della polizza.
L’EVOLUZIONE DELL’OFFERTA
Dall’Osservatorio Auto di AIBA non emergono grandi cambiamenti nell’offerta di prodotto. È cresciuto invece il numero di compagnie che prevedono la conservazione della classe di merito interna in caso di sinistro. In generale le imprese hanno puntato sulle nuove tecnologie per aumentare le occasioni di contatto con i clienti. Le polizze con scatola nera non sono più una esclusiva delle compagnie tradizionali, ma vengono offerte anche dalla compagnie dirette e dalle banche, con un crescente numero di servizi.
LA COMPETIZIONE TRA CANALE TRADIZIONALE E COMPAGNIE DIRETTE
È sempre alta la competizione tra compagnie tradizionali e dirette. Nel 2009-2010 un vantaggio medio di 150 euro in meno era determinante per invogliare i clienti a scegliere le compagnie dirette. Oggi che il divario si è ridotto a 64 euro, il prezzo non rappresenta più un incentivo decisivo per cambiare canale distributivo.
40enne in Classe 1 da più anni con auto di media cilindrata | |||
MILANO | BIELLA | ||
Direct Line | 209 € | Allianz | 218 € |
Linear | 239 € | Quixa | 235 € |
Zurich | 293 € | Linear | 238 € |
Allianz | 294 € | Zurich | 243 € |
Dialogo | 295 € | Ina Assitalia | 247 € |
SAPER SCEGLIERE FA RISPARMIARE FINO A 720 EURO
Dai monitoraggi su tutto il territorio di Check-It-Auto si confermano dinamiche commerciali fortemente differenziate per profilo di rischio. Anche gli automobilisti virtuosi devono imparare a scegliere: con un attento confronto tariffario, per esempio, a Bari si possono risparmiare fino a 720 euro euro, fra il minimo di 368 euro richiesti da Allianz e i 1.008 euro di Credit Agricole.
Evoluzione del premio medio a livello locale del “guidatore virtuoso” (impiegato di 40 anni con moglie e 2 figli; in CU 1 senza da 3 anni; autovettura a benzina 15 cavalli fiscali e 66 Kw):
GENNAIO 2014 | Tariffa minima | Tariffa massima | Variazione | ||
Bari | Allianz | 368 € | Credit Agricole | 1088 € | 720 € |
Milano | Direct Line | 209 € | Axa Mps | 572 € | 363 € |
Roma | Direct Line | 293 € | Credit Agricole | 879 € | 586 € |
Torino | Linear | 267 € | Credit Agricole | 936 € | 669 € |
Nel 2014, in caso di sinistro lo stesso assicurato subisce un rincaro medio del premio di 428 euro; nel 2009 la differenza era di 250 euro.
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