Opinione della Settimana

Allianz aumenta l’utile e ringrazia l’Italia

Allianz - Bandiere (3) ImcIl 2013 si chiude con un più 14,6% complici i risultati del mercato tricolore. Il dividendo vola a 5,3 euro per azione

Il 2013 è stato un anno positivo per i conti di Allianz, grazie al contributo arrivato dall’Italia. Il primo gruppo assicurativo europeo ha registrato ricavi consolidati per 110,8 miliardi di euro, in progresso del 4,1% rispetto al 2012. Maggiore è stato il progresso dell’utile netto (+14,6%), che si è attestato a quota 6 miliardi. L’utile operativo è migliorato del 7,8% a 10,1 miliardi (800 milioni in più in un anno) e il coefficiente di solvibilità si è portato a fine 2013 al 182%, in progresso di un punto percentuale sui dodici mesi. Grazie ai «buoni risultati» raggiunti l’anno scorso, il gruppo tedesco ha deciso di aumentare il dividendo per il 2013 del 18%, portandolo a 5,3 euro per azione da 4,5 euro l’anno prima.

Probabilmente il mercato si attendeva qualcosa in più, tanto che il titolo ha chiuso la seduta in calo del 2,21% a quota 128,30 euro contro una chiusura a -0,38% da parte del Ftse Mib oppure semplicemente qualcuno ha preferito monetizzare i guadagni accumulati negli ultimi mesi sul titolo. Gli analisti di Llbw e quelli di Dz Bank si sono trovati d’accordo nel parlare di dati «in linea con le attese», pur rilevando qualche preoccupazione per il business del risparmio gestito. «I risultati sono buoni, ma le aspettative erano più elevate relativamente all’esercizio in corso», commenta un operatore italiano. A quest’ultimo proposito, il management ha dichiarato che il 2014 dovrebbe far registrare un utile operativo di 10 miliardi, con un margine di errore di 500 milioni. Dunque, un trend tendenzialmente stabile rispetto allo scorso anno, come confermato dall’a.d., Michael Diekmann: «In uno scenario politico ed economico difficile, Allianz è riuscita nel 2013 a realizzare un buon risultato e vogliamo mantenere questi livelli anche quest’anno».

Per quanto riguarda l’Italia, i dati sono sostanzialmente buoni, pur con qualche neo dovuto alla difficile congiuntura che sta attraversando il nostro Paese. La raccolta complessiva ha fatto un balzo del 19,7%, attestandosi a 12,46 miliardi di euro, mentre l’utile operativo ha raggiunto 1,34 miliardi di euro (+20%). Le cose sono andate bene soprattutto nel ramo vita con 8,43 miliardi di raccolta, in aumento del 32,5% su base annua contro i 17 miliardi della controllata tedesca Allianz Leben (+12%) e gli 8,51 miliardi della Francia (+6,7%). Mentre l’utile operativo è sceso dell’8,8% a 216 milioni, in seguito a «minori margini di investimento», anche se il nuovo business è risultato in miglioramento del 117,4% a 100 milioni, con un margine operativo dell’1,7%.

Qualche sofferenza emerge nel ramo danni, con la raccolta premi risultata in calo dello 0,3% a 4,03 miliardi di euro. A pesare è stata la difficile congiuntura, considerato che nel solo ramo Rc auto la compagnia nell’ultimo anno ha guadagnato il 6,4% in termini di clienti (la quota di mercato è cresciuta dal 2%). La Penisola, secondo mercato a livello di gruppo dopo la madrepatria, ha fatto registrare una buona performance sul versante dell’utile operativo, balzato del 27,8% a 1,12 miliardi (contro i 661 milioni della Germania e i 401 milioni della Francia), raccogliendo i frutti delle strategie messe in atto negli ultimi trimestri per aumentare l’efficienza della struttura. Il combined ratio, che nel ramo danni esprime l’incidenza di sinistri e spese amministrative rispetto alla raccolta, è sceso nell’ultimo anno di 6,8 punti percentuali, confermandosi al top in Europa con il 78,2%, contro il 99,5% della Germania e il 97,6% della Francia.

L’ad di Allianz Italia, Klaus-Peter Roehler, ha sottolineato l’importanza dei risultati conseguiti nella Penisola, evidenziando l’aumento delle quote di mercato nell’ambito di un contesto generale non certo facile. Dell’Italia ha parlato anche Diekmann. A un analista che gli chiedeva novità sulle trattative in corso con UnipolSai per acquisire un pacchetto di premi riconducibili a Milano Assicurazioni (tra cui la triestina Sasa), il group ceo ha rimandato ogni discorso a non prima del 15 marzo.

Autore: Luigi Dell’Olio – Il Piccolo

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