Una nuova ordinanza di custodia cautelare è stata notificata su richiesta della Procura di Milano a Paolo Ligresti, figlio dell’ex patron di Fonsai, Salvatore Ligresti, ed ex amministratore di Fondiaria-Sai. La nuova ordinanza rinnova il mandato di arresto del Tribunale di Torino dello scorso luglio a cui Ligresti junior si era sottratto in quanto residente in Svizzera e cittadino elvetico e accoglie la richiesta di rinnovamento della misura cautelare da parte del pm di Milano, Luigi Orsi.
In virtù del trasferimento a Milano del fascicolo a carico di Paolo Ligresti per i reati di manipolazione del mercato e falso aggravato in bilancio, relativamente all’esercizio 2010 e alla passata gestione di Fonsai, la procura milanese ha rinnovato la richiesta di arresto per evitare la decadenza della misura.
E’ stata rinnovata anche l’ordinanza di sequestro di beni emessa dal Tribunale di Torino lo scorso febbraio e riguardante 2,5 milioni di euro, tra contanti e titoli, bloccati dalla Guardia di Finanza del capoluogo prima di essere trasferiti in Svizzera a favore di Paolo Ligresti.
Il manager era stato indagato dalla procura torinese insieme al padre Salvatore, alle sorelle Jonella e Giulia e ad altri ex manager, ex dirigenti, ex sindaci, attuari e revisori e lo scorso luglio la Guardia di Finanza ha eseguito le ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Salvatore Ligresti ai domiciliari (come per l’ex vicepresidente, Antonio Talarico, e l’ex ad, Fausto Marchionni) e in carcere nei confronti di Giulia e Jonella Ligresti e dell’altro ex ad, Emanuele Erbetta.
Nel frattempo, la procura di Torino ha fatto una richiesta di rinvio a giudizio per Paolo Ligresti, ex manager, sindaci, revisori e un attuario. La difesa di Paolo Ligresti ha sollevato la questione di competenza territoriale e la sua posizione, insieme a quelle di Piergiorgio Bedogni e [omissis], ex consulenti di Fonsai anch’essi accusati di manipolazione del mercato e falso in bilancio aggravato, è stata trasmessa a Milano.
II processo FonSai per falso in bilancio e manipolazione del mercato, invece, resta a Torino, sia quello con rito immediato nei confronti dell’ex presidente onorario del gruppo assicurativo, Salvatore Ligresti, sia quello con rito ordinario nei confronti dell’ex presidente della compagnia Jonella Ligresti.
Il tribunale del capoluogo piemontese ha infatti respinto l’istanza presentata dai difensori dell’ex ad di Fondiaria-Sai, Emanuele Erbetta, che volevano trasferire il procedimento da Torino a Milano come è accaduto per l’inchiesta nei confronti di Paolo Ligresti. Secondo i giudici, la fase processuale per le richieste di questo tipo si era già conclusa e quindi la richiesta di Erbetta, così come quella avanzata dai legali di Jonella Ligresti nel procedimento parallelo, non è stata accolta.
Autore: Serena Berici – Milano Finanza (Articolo originale)