Cresce la presenza di fondi esteri nell’assemblea delle Assicurazioni Generali. Con il 46% del capitale presente (il 47% nel 2013), il presidente Gabriele Galateri di Genola (nella foto, di Giuliano Koren-Trieste) ha aperto i lavori dell’assemblea degli azionisti della compagnia di Trieste, chiamata ad approvare il bilancio 2013, chiuso con un risultato operativo in crescita del 5,3% a 4,2 miliardi di euro, un utile netto di 1,915 miliardi, rispetto ai 94 milioni del 2012.
Al voto degli azionisti la proposta del consiglio d’amministrazione di mettere in distribuzione un dividendo di 0,45 euro per azione, più che raddoppiato rispetto ai 20 centesimi dello scorso anno.
«Siamo soddisfatti – ha detto Galateri ai soci – dei risultati ottenuti nel 2013» e anche il contesto economico è più rassicurante, la recessione in Italia «sembra finita». Il gruppo Generali, ha sottolineato il presidente, si muove nella direzione giusta e «gli obiettivi strategici sono in corso di raggiungimento».
La compagnia «richiede una governance adeguata» e, anche «sotto impulso di Mediobanca e dell’amministratore delegato Alberto Nagel», ha evidenziato Galateri, le regole di governo societario si stanno rafforzando, e senza tensioni anomale: «Il consiglio si muove in armonia anche quando la dialettica è forte. Una governance che sta dando risultati positivi».
«I risultati del 2013 – ha detto il ceo Mario Greco ai soci – sono i migliori degli ultimi cinque anni e sono stati ottenuti senza alcun contributo straordinario» in un contesto congiunturale in miglioramento ma ancora complesso.
I soci di Generali riuniti in assemblea sono chiamati anche a nominare il collegio sindacale della compagnia, a determinare il compenso dei sindaci, a confermare Jean René Fourtou in consiglio d’amministrazione – è stato cooptato al posto di Vincent Bolloré dopo le dimissioni del finanziere bretone –, ad approvare quindi la relazione sulla remunerazione e, infine, il nuovo piano di incentivi per il management (Long Term Incentive Plan) che richiede un’autorizzazione all’acquisto fino a 7 milioni di azioni proprie da parte di Generali, corrispondenti allo 0,45% del capitale. Azioni che verranno messe a disposizione del piano di incentivi di circa 200 manager.
In sede straordinaria, l’assemblea dovrà quindi delegare al consiglio d’amministrazione la facoltà di aumentare il capitale sociale in via gratuita e scindibile al servizio del nuovo piano di incentivazione del management.
Autore: Alberto Grassani – Il Sole 24 Ore (Articolo originale)