Banca Carige scivola in borsa, lasciando sul terreno il 2,40% a 0,548 euro dopo che il numero uno di UnipolSai, Carlo Cimbri, ha fermamente smentito i rumors su un possibile interesse della compagnia assicurativa per l’ingresso nel capitale dell’istituto ligure tramite l’aumento di capitale da 800 milioni di euro previsto a metà giugno.
Indiscrezioni dei mesi scorsi, peraltro già smentite dallo stesso Cimbri, indicavano infatti Unipol come interessata a un progetto mirato all’ingresso nell’azionariato di Banca Carige, per poi procedere a una fase successiva di scambio delle compagnie assicurative messe in vendita dal gruppo ligure con Unipol Banca.
“Interesse a partecipare all’aumento di capitale di Carige? Lo escludo“, ha affermato in modo categorico oggi Cimbri a margine della relazione annuale della Consob, mentre il presidente di Banca Carige, Cesare Castelbarco Albani, ha ribadito la necessità dell’istituto di raccogliere fondi, a prescindere dalla “bandiera“.
“Il nuovo capitale se ligure è preferibile, ma se saranno dollari li convertiremo e, nel caso, convertiremo anche gli yen. Quello che mi auguro è che il futuro della banca sia in mano a un nucleo di azionisti caratterizzati da una visione di sviluppo in linea con il nostro piano industriale e che non siano invece attratti solo da una pura operazione speculativa“, ha dichiarato Castelbarco Albani.
Il presidente ha inoltre smentito l’esistenza di contatti in corso con il Banco Santander, spiegando che la banca spagnola farebbe solo parte del consorzio di garanzia per l’aumento di capitale senza alcun interesse diretto a partecipare alla ricapitalizzazione. Castelbarco Albani ha tuttavia ricordato il forte interesse raccolto presso investitori stranieri nel corso del roadshow tenutosi nelle scorse settimane, in cui il vertice ha presentato il piano industriale.
E proprio con riferimento al nuovo business plan, Castelbarco Albani ha rassicurato sul ritorno all’utile di Carige nel 2016: “E’ un piano studiato in maniera approfondita, che si basa su ipotesi estremamente prudenziali e tutte supportate da previsioni analitiche fatte da Prometeia e io ci credo“, ha asserito. Quanto alla prospettata discesa della quota della Fondazione Carige dal 43% al 19% ha ipotizzato una possibile tempistica prima della ricapitalizzazione del prossimo mese.
Autore: Serena Berici – Milano Finanza (Articolo originale)