Secondo i rumors ci sarebbe un solo gruppo italiano nella data room: la mutua trentina Itas. L’obiettivo è di arrivare ad offerte vincolanti entro la fine del mese, o comunque prima dell’avvio dell’aumento di capitale da 800 milioni, che dovrebbe partire per metà giugno
La data room è stata aperta da qualche tempo e, secondo rumors finanziari, ci sarebbero almeno cinque gruppi che stanno guardando dentro i conti delle assicurazioni che fanno capo alla Carige. Un altro paio starebbero pensando di aggiungersi, ma la loro presenza non è ancora decisa.
A quanto sembra, si sarebbero fatti avanti due fondi di private equity americani (una divisione di Apollo global management e Aquiline) uno inglese (Anacap Financial partners) un’assicurazione tedesca (Talanx) e un gruppo italiano, Itas, mutua assicurativa trentina fondata nel 1821.
L’obiettivo dovrebbe essere quello di arrivare ad un’offerta vincolante entro la fine del mese, o comunque prima che parta l’aumento di capitale, da 800 milioni, previsto per la metà di giugno. A quel punto si vedrà se ci saranno offerte e se saranno su entrambe le assicurazioni, il danni (molto più corposo) e la compagnia vita. Dal pacchetto dismissioni la banca si aspetta, secondo il piano industriale, un rafforzamento pari allo 0,9% in termini di Common equity 1 secondo i criteri di Basilea 3 (full compliant). Di queste, la parte principale è costituita dalle assicurazioni.
Autore: Vittoria Puledda – La Repubblica (Articolo originale)