Dopo il lancio di inchieste incrociate sugli stessi reati, il sostituto procuratore di Torino, Marco Gianoglio è venuto nel capoluogo lombardo per confrontarsi con il sostituto procuratore Luigi Orsi
Un vertice per venire a capo di un pasticcio che potrebbe disperdere tutti gli sforzi compiuti durante le indagini. Si sono incontrati a Milano, il pm Luigi Orsi e il suo collega torinese, Marco Gianoglio, per chiarire forse una volta per tutte chi deve indagare su cosa nell’ambito dei varti filoni dell’inchiesta che vede coinvolte le compagnia di assicurazioni Unipol e Fonsai.
Il pasticcio è iniziato con l’invio delle carte dell’inchiesta milanese a Torino, quando Gianoglio ha iscritto tra gli indagati per falso in bilancio e aggiotaggio uno dei principali teste della procura di Milano, l’attuario della Fonsai che proprio a Milano aveva denunciato possibili contatti tra Salvatore Ligresti e l’ex presidente dell’Isvap, Giancarlo Giannini, contatti che negli anni avrebbero permesso di occultare le mancanze di bilancio di Fonsai.
L’ultimo pasticcio è avvenuto poche settimane fa quando Milano, perquisendo la sede di Unipol a Bologna, ha fatto sapere di aver iscritto nel registro degli indagati l’amministratore delegato di Unipol per aggiotaggio. Dopo un giorno la procura di Torino si è precipitata ad annunciare di avere aperto un’inchiesta sullo stesso reato e di aver iscritto anche lei Cimbri tra gli indagati. La notizia torinese aveva destato sorpresa in Tribunale a Milano, perché non era chiaro come si radicasse a Torino la competenza territoriale. Del resto a marzo già il gup del tribunale di Torino, Paola Boemio, aveva disposto il trasferimento a Milano dell’inchiesta a carico di Paolo Ligresti ed altri ex manager, sindaci e revisori accusati di manipolazione di mercato e falso in bilancio, spezzando in due il processo torinese.
Autori: Walter Galbiati ed Emilio Randacio – La Repubblica (Articolo originale)