La compagnia, già consolidata nel vita, scommette sull’Rc Auto
Intesa Sanpaolo Vita si lancia nel ramo danni. Dopo aver consolidato la propria posizione nel vita, nel 2013 ha superato i 18 miliardi di nuova produzione lorda e a marzo 2014 il dato era già oltre i 6 miliardi (con Fideuram Vita), ora ha intenzione di giocare ogni carta disponibile sull’altro settore chiave del comparto assicurativo. Un ramo sul quale, come dichiarato dallo stesso amministratore delegato, Gianemilio Osculati, la società intende puntare con obiettivi anche sfidanti. Per questo si presenterà «con qualcosa di particolarmente innovativo e nuovo». E non potrebbe essere altrimenti visto che la compagnia si sta impegnando ad approcciare un comparto assai complicato, dalla redditività non certo scontata e potenzialmente destinato a contrarsi nei prossimi anni.
Allo stato attuale Intesa Sanpaolo Assicura, il braccio operativo nel ramo danni di Intesa Sanpaolo Vita, ha una quota di mercato vicina allo 0,7%, di cui lo 0,4% riconducibile al ramo auto, e l’intenzione è di arrivare a fine piano con una fetta compresa tra il 3 e il 4%. Per farlo si punta ad intercettare il 10% dei clienti di Intesa Sanpaolo. Oggi Intesa Sanpaolo Assicura ha 1,8 milioni di clienti, di questi circa 1 milione hanno sottoscritto polizze a protezione del credito, 450 mila a protezione dell’abitazione e 150 mila la classica Rc auto. Ciò oggi garantisce 228 milioni di premi ma l’obiettivo è di far aumentare la raccolta fino a 847 milioni a fine piano, quattro volte il dato di partenza.
Per farlo, come spiegato da Osculati, Intesa Sanpaolo Assicura deve evidentemente offrire soluzioni originali. Ecco perché la compagnia ha deciso di tarare la propria offerta attorno a un prodotto che rappresenti «un vero e proprio servizio al cliente». Attorno a questo concetto è stato costruito Viaggiaconme, l’assicurazione Rc auto di Intesa Sanpaolo Assicura. «È una polizza che assiste alla guida 24 ore su 24» ha esordito Alessandro Scarfò, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Assicura. Questo perché è stato sviluppata una particolare black box da collocare direttamente in auto che è dotata di vivavoce per comunicare direttamente con la centrale operativa, di un pulsante di emergenza e di un accelerometro che rileva la portata di un eventuale incidente trasmettendo i dati alla centrale. Questa polizza, hanno spiegato Osculati e Scarfò, viene offerta a un prezzo competitivo rispetto a quelli applicati dalle compagnie tradizionali. E i margini? La black box ha certamente un costo rilevante che incide in maniera significativa, per questo l’intenzione sarebbe di agire sugli andamenti tecnici riducendo il più possibile l’expense ratio, oggi Intesa Sanpaolo Assicura ha un combined ratio vicino al 90%. «Molto è già stato fatto, la struttura è snella e lo dimostra il fatto che il cost/income di Intesa Sanpaolo Vita è attorno al 10%», ha spiegato Osculati. Lo sviluppo del ramo danni non sarà però solo legato all’Rc Auto. Intesa Sanpaolo Assicura sta sviluppando anche una polizza per la casa con un meccanismo simile a quello dell’auto, ossia una polizza supportata da un’apparecchiatura tecnologica che tenga costantemente monitorate la mura domestiche. Il box per la casa è un prodotto che nascerà sotto il cappello della nuova società creata ad hoc, Intesa Sanpaolo Smart Care, per supportare anche la gestione dei supporti tecnologici che accompagneranno le offerte.
Autore: Laura Galvagni – Il Sole 24 Ore