Opinione della Settimana

Generali, Greco brucia i target e ora spera nel rally di Borsa

Mario Greco (6) (Foto Giuliano Koren, Trieste) ImcCon la cessione di Bsi si raggiunge in anticipo l’obiettivo del piano industriale. Ma il settore assicurativo soffre in tutta Europa per i tassi bassi che comprimono i rendimenti e per le nuove più stringenti norme del regolatore

Raggiungere con un anno d’anticipo il target fissato dal piano industriale per le cessioni programmate non è da tutti. Soprattutto se queste cessioni ammontano alla bellezza di 4 miliardi di euro. Ma Mario Greco (nella foto, di Giuliano Koren-Trieste) è avviato a centrare questo obiettivo con la sudata vendita della banca svizzera Bsi a Btg Pactual intorno a 1,4 miliardi di euro. L’accordo è già completo, ma ora tutto è nelle mani del regolatore svizzero, che dovrà autorizzare l’operazione. I tempi sono imprevedibili. Ma, salvo sorprese dell’ultim’ora, il target sembra raggiunto. Certo, la vendita ha dato luogo a una minusvalenza ma ciò si deve al fatto che, quando fu acquistata nel 1998, le banche avevano valutazioni molto più alte.

Di fronte a questa notizia, il mercato sembra però non apprezzare o apprezzare molto poco, con una leggera ripresa del titolo (più 3,97 per cento nell’ultimo mese) che però non cambia la sostanza: negli ultimi sei mesi l’azione del Leone di Trieste è rimasta sostanzialmente stabile intorno a 16-16,70, dopo la gran corsa al rialzo avvenuta nel 2012 (dopo e in conseguenza dell’arrivo di Greco, manager che ha sempre goduto della fiducia dei mercati) e fra giugno e ottobre del 2013.

Tuttavia qualche segnale di risveglio d’attenzione da parte degli analisti c’è. Nei giorni scorsi Morgan Stanley ha alzato sia la raccomandazione (a equal-weight da underweight) che il target price (da 16,01 a 17,25 euro), evidenziando come “Generali abbia compiuto notevoli progressi nell’attuazione della sua strategia di turnaround”. In occasione della presentazione dei risultati del primo trimestre 2014, Deutsche Bank (confermata raccomandazione “buy” e target price a 19,80 euro), ha sottolineato “la qualità dei risultati raggiunti e gli effetti positivi del piano di riorganizzazione messo in atto dalla Gruppo”. Infine, Bank of America Merrill Lynch (confermata raccomandazione “buy” e target price a 19,00) ha messo in rilievo come Generali abbia registrato i migliori progressi rispetto ai competitor. Barclays (confermato “overweight” e target price a 19,20 euro) ha evidenziato come i risultati del primo quarter rappresentino “una buona partenza in un anno di svolta per Generali”, e come il management “abbia messo in atto tutte le operazioni chiave per avviare la definitiva ristrutturazione del gruppo”.

È dunque possibile che nelle prossime settimane il titolo si mostri più reattivo che nell’ultimo semestre, soprattutto dopo che la vendita di Bsi sarà stata archiviata e gli 1,4 miliardi entrati nelle casse della società. Tuttavia, secondo alcuni analisti – fermo restando il giudizio positivo sull’azione manageriale svolta da Greco, di recente risultato al quarto posto nel sondaggio annuale Thomson Reuters Extel 2014 fra i 25 top ceo europei – ci sono anche fattori più generali diversi dalla singola storia aziendale. “La discesa dei tassi – dice Matteo Ghilotti di Equita Simnon è mai una cosa positiva per le compagnie d’assicurazione”. Non è un caso, infatti, che da inizio anno non sia soltanto il titolo Generali in leggera perdita ma anche e soprattutto quello dei suoi peers, e cioè Allianz (meno 5,5 per cento) e Axa (meno 11,2). “Mentre – ricorda un altro analista – l’intero indice Insurance Eurostoxx è da inizio anno calato del 2 per cento”.

Inoltre, “il nuovo contesto regolamentare – spiega Ghilotti – induce le compagnie a detenere meno azioni, che assorbono più capitale, e ad avere più titoli di Stato. Ma, appunto, è qui che i bassi tassi giocano un ruolo negativo. Del resto, quando il rendimento dei titoli di Stato italiani passa dal 4 al 2,8 per cento in un solo anno, c’è un impatto negativo sui conti e sulla redditività di una compagnia”.

Sarà anche per questo generale momento negativo delle assicurazioni europee che alcuni analisti hanno attribuito al titolo Generali un “sell” o un “underperform”. Lo ha fatto di recente Sanford C. Bernstein & Co., che ha fissato il più basso target price in assoluto, 12 euro. E lo ha fatto Mediobanca che però tiene il target price a 16 euro, mentre Day by Day lo ha abbassato a 15,25.

I “sell” sono comunque più di un terzo (34,38 per cento), secondo il consensus di Bloomberg. A dominare sono gli “hold” con il 37,19 per cento, mentre i “buy” sono il 28,6 per cento.

In questo contesto (forse nessuno aveva mai immaginato che i tassi potessero scendere così tanto), Greco è costretto ancora di più a lavorare sul fronte dei costi. “Ed anche – spiega Ghilotti – a studiare misure sul fronte dei ricavi lanciando, come ha fatto, nuovi prodotti vita con un mix tra polizze tradizionali e unit linked (che comportano commissioni più elevate)”.

Prosegue intanto il lungo lavoro di ripatrimonializzazione, visto che Generali ha storicamente il livello più basso di Solvency 1 rispetto ad Axa e ad Allianz. Grazie anche alle dismissioni in corso, il Leone di Trieste è ben posizionato per raggiungere nel 2015 il target del 160 per cento in maniera stabile e strutturale. A fine marzo scorso era del 152 per cento e a fine aprile era già a 160.

Continua anche la discesa dello stock di debito e già nel 2013 si è registrata una riduzione della posizione debitoria di circa 500 milioni (con un miglioramento di 80 punti base del debt leverage ratioa 39,6 per cento). Lo stock del debito è sceso dai 13,23 miliardi della fine del 2012 ai 12,75 di fine 2013. L’attesa è di una riduzione netta del debito di 1 miliardo entro il 2015. A questa si aggiungerà anche un calo – stimato in 60 milioni – degli oneri sul debito, grazie alla riduzione dello stock e ai minori costi di rifinanziamento legati ai tassi più bassi (che almeno su questo fronte svolgono un ruolo positivo).

Autore: Adriano Bonafede – Repubblica Affari & Finanza (Articolo originale)

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