Opinione della Settimana

In calo (-10%) i costi dell’Rc auto, ma è solo colpa della crisi. Minucci (ANIA): Serve riforma organica e varo nuove tabelle sul danno

Aldo Minucci - Assemblea ANIA 2012 (FotoFoto Renato Franceschin - Studio Franceschin) ImcCosto Rc auto in calo anche nel 2014 (-10% nell’ultimo biennio) perché la crisi ha tagliato gli spostamenti. La buona notizia durerà quanto la recessione: al primo accenno di ripresa, gli italiani gireranno di più, ci saranno più sinistri e i costi torneranno a salire, confermando il primato nazionale delle assicurazione auto salate: in media, 213 euro in più rispetto a Francia, Germania, Spagna. Una buona ragione, secondo il presidente dell’Ania, Aldo Minucci (nella foto, di Renato Franceschin – Studio Franceschin), per agire in fretta sui «fattori strutturali» che tengono alta l’Rc auto: costo dei sinistri elevato e livello della tassazione. Serve «una riforma organica», e il via libera alle nuove tabelle di valutazione del danno biologico da lesioni gravi.

Aggiornamento tabelle danno “vale” calo del 3% prezzo Rc auto
Parlando oggi a Roma all’assemblea dell’Associazione nazionale imprese assicuratici, Minucci ha spiegato che «occorre agire su meccanismi complessi e politicamente scomodi a cominciare dai livelli economici dei risarcimenti dei danni alla persona che incidono per oltre 100 euro sul maggior prezzo pagato in Italia». Il presidente Ania ha citato in particolare il provvedimento che aggiorna le tabelle di risarcimento del danno biologico, che «ha già completato il suo iter di consultazione e approvazione ministeriale» ed entrando in vigore «avrebbe un effetto immediato con una riduzione stimabile del 3% del prezzo dell’Rc auto in Italia».

Sinistri a rischio frode, il primato del Mezzogiorno
È tempo anche di risolvere l’elevata diffusione dei sinistri a rischio frode, che si registrano soprattutto nell’Italia meridionale: nel 2012, quasi un quarto dei sinistri denunciati è risultato sospetto, così come il 40% delle partite relative a danni alla persona. Di tutti questi sinistri, per quasi la metà (il 42,3%) vengono predisposti ulteriori accertamenti e di questi il 26,5% sono stati chiusi senza seguito. A livello regionale le percentuali sono più accentuate in Campania, Puglia e Calabria. In questo scenario, ha spiegato Minucci all’assemblea citando la relazione annuale, alcune norme innovative contenute nel decreto Destinazione Italia avrebbero potuto «contrastare efficacemente il fenomeno», ma «sono state inopinatamente stralciate dal provvedimento». Ora, ha concluso Minucci «la dichiarata volontà riformatrice dell’attuale Governo fa sperare in un approccio diverso».

Furti auto in calo, al pari dei ritrovamenti
Molti i dati contenuti nella relazione annuale Ania. Come il numero dei furti di autovetture, di cui si registra un calo dai 116.269 casi del 2012 a 112.155 (-3,5%) del 2013, dopo che nel 2012 si era invece registrato un aumento dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Il calo dei furti si è però accompagnato ad un numero sempre più esiguo di ritrovamenti da parte delle Forze dell’ordine: negli ultimi tre anni la percentuale si è ridotta dal 44,8% del 2011 al 41,7% del 2012, con oltre 65.000 auto di cui si perdono le tracce. A livello geografico è nel Mezzogiorno che si registra la flessione più marcata di furti auto con un -5,6% a oltre 41mila anche se il Sud si conferma al primo posto per frequenza dei furti, 5,11 ogni mille auto in circolazione rispetto alla media italiana di 3,04. Alla Puglia il record negativo con 6,80 furti ogni mille auto circolanti, seguita dalla Campania con 6,23 e dalla Sicilia con 5,40 che supera il Lazio.

Scatole nere, Italia da record. 3,5 mln di auto senza assicurazione
Da segnalare anche l’incremento esponenziale delle “scatole nere” installate sulle vetture, in particolare nell’ultimo anno, al punto da rendere il nostro paese leader mondiale in questo settore. I dispositivi telematici installati nelle automobili sono quasi raddoppiati da 1,2 milioni del 2012 a oltre 2 milioni nel 2013. Aumenta anche la diffusione dei cosiddetti comparatori, o aggregatori, di prezzi per l’acquisto dell’assicurazione Rc auto via internet. Nel 2013 risulta poi che 3,5 milioni di veicoli, pari all’8% del totale dei veicoli circolanti, non possiede una copertura assicurativa: il dato è in aumento rispetto al 2012 quando si stimavano 3,1 milioni di veicoli non assicurati. la percentuale supera mediamente il 13% nel Sud; nel Centro Italia l’incidenza è pari all’8,1% mentre al Nord tale valore scende al 5,3%.

Autore: Vittorio Nuti – Il Sole 24 Ore (Articolo originale)

Articoli correlati
ANAPA Rete ImpresAgenziaAssociazioni di CategoriaIn EvidenzaOpinione della Settimana

«Nessuno si salva da solo»

Nel corso di «Davos 2021», la kermesse annuale del World Economic Forum tenutasi lo scorso…
Leggi di più
ANAPA Rete ImpresAgenziaIn EvidenzaNewsOpinione della Settimana

Il «dritto»...

Ormai quotidianamente l’IVASS oscura e sanziona siti on-line di Intermediari…
Leggi di più
ANAPA Rete ImpresAgenziaIn EvidenzaNewsOpinione della Settimana

Opportunità e sfide del mercato assicurativo italiano

I grandi cambiamenti che stanno interessando l’Italia e il mondo intero, come ben sappiamo…
Leggi di più
Newsletter
Iscriviti alla nostra Newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità, sugli eventi e sulle iniziative Intermedia Channel.