Opinione della Settimana

Successione, tutti i vantaggi delle polizze vita

Squadrilli (Vitis Life) spiega a PF come superare il problema del passaggio generazionale attraverso l’uso delle polizze vita

Passaggio generazionale (2) ImcIl problema del passaggio generazionale è un tema che prima o poi dev’essere affrontato da investitori e imprenditori. ProfessioneFinanza ha chiesto a Vittorio Squadrilli, Country Manager Italia di Vitis Life, quali sono i vantaggi apportati in questa direzione dalle polizze vita.

Nell’offerta dei servizi di consulenza, quant’è importante per un operatore del settore finanziario e assicurativo conoscere il tema della pianificazione successoria?

Il principale impegno che ci assumiamo nei confronti dei nostri clienti è quello di accompagnarli nel passaggio generazionale. Chi ha ricchezza è spesso il creatore stesso di quella ricchezza e punta alla sua preservazione e alla sua trasmissione efficace. Riteniamo quindi fondamentale per un operatore del settore finanziario e assicurativo conoscere il tema della pianificazione successoria, una competenza che consente di analizzare le reali esigenze di ogni cliente e di consigliarlo adeguatamente nella scelta dello strumento di pianificazione più adatto.

Che tipo di approccio adottate e quali servizi offrite alla vostra clientela?

Nella nostra attività di consulenti adottiamo un approccio sia tecnico che qualitativo. Da un lato, offrendo servizi globali sull’ottimizzazione del passaggio generazionale con strumenti fiscalmente efficienti e trasparenti. Da un altro, offriamo un contratto di assicurazione-vita unit-linked concepito e realizzato à la carte, sempre conforme alle norme italiane di diritto civile e rispettoso di tutte le regole in materia fiscale.

Ai nostri sottoscrittori consentiamo di accedere sia a fondi interni dedicati, a fondi interni collettivi e fondi esterni. Vitis Life è soggetta alla vigilanza del Commissariat aux Assurances (autorità garante lussemburghese) per quanto riguarda gli investimenti sottostanti e la tutela che la Compagnia deve garantire al sottoscrittore. Ciò significa che la disciplina degli investimenti risponde a regole precise emanate dal CAA. Un altro aspetto di garanzia è che Vitis Life è autorizzata in Italia ad operare come sostituto d’imposta, vale a dire che provvediamo direttamente all’applicazione dell’imposta sostitutiva dovuta sulle prestazioni erogate in presenza di plusvalenze in relazione alle somme corrisposte a seguito di riscatto. La Compagnia anticipa con fondi propri l’imposta sulle riserve matematiche, senza ripercuotere quindi i relativi costi sul contraente. In più, Vitis Life è autorizzata dall’Agenzia delle Entrate al pagamento in forma virtuale del Bollo Ordinario.

Quali sono i vantaggi apportati in questa direzione dalle polizze vita?

I vantaggi nel sottoscrivere un contratto di assicurazione sulla vita sono trasparenza, razionalizzazione dell’attività amministrativa e ottimizzazione dei costi, a cui si aggiungono plus specifici legati nel nostro caso a ulteriori fattori. Sotto l’aspetto finanziario, ad esempio, il Lussemburgo permette una maggiore flessibilità nella scelta degli attivi selezionabili come sottostanti per il contratto di assicurazione-vita già a partire da 250.000 di euro e in particolare per gli investitori con un patrimonio mobiliare superiore ai 2,5 milioni e contratti oltre i 2,5 milioni.

Le polizze vita Vitis Life consentono poi ad ogni sottoscrittore di accedere, grazie alla normativa vigente nel Granducato, a un particolare livello di protezione previsto dalla legge lussemburghese in caso d’insolvenza dell’impresa di assicurazione. Senza dimenticare il rating AAA e la grande stabilità economica e politica di cui gode il Lussemburgo e, di conseguenza, le polizze qui riconducibili.

Rispetto alle polizze vita, ci sono altri strumenti finanziari all’interno dei prodotti assicurativi che possono essere utilizzati per pianificare la successione?

La gamma di soluzioni per la pianificazione successoria è certamente ampia. La nostra offerta mirata su contratti di assicurazione-vita unit-linked à la carte mette al centro il sottoscrittore, le sue esigenze e i suoi interessi a cui andiamo incontro, come detto, consentendogli di accedere sia a fondi interni dedicati sia a fondi interni collettivi e a fondi esterni o ancora con tutte le tutele previste dalla legge italiana così come lussemburghese. Un’attenzione che si tramuta fattivamente anche in un approccio collaborativo con la nostra clientela e attraverso partnership con Family Offices, Banche Private e Intermediari Assicurativi. Operiamo in Libera Prestazione di Servizi e, in Italia, sono io a occupami della gestione delle relazioni con i partner.

Qual è la situazione degli altri Paesi?

Rispetto alla scelta di polizze vita quale strumento per la pianificazione successoria, raccogliamo riscontri positivi anche in altri Paesi. La soluzione risulta molto interessante, seppure vi sia una variazione da Paese a Paese in funzione degli ordinamenti locali che offrono talvolta vantaggi, talaltra chiusure sui prodotti assicurativi. Attualmente operiamo in Francia, Lussemburgo, Belgio, Spagna, Italia, Olanda; in UK offriamo prodotti per “Non-Dom” e, infine, soluzioni “Sharia compliant” – ovvero in linea con i dettami della legge islamica – per clienti desiderosi di operare per i propri investimenti nel rispetto dei suoi peculiari valori.

Stiamo anche lavorando su soluzioni per altri paesi e studiando la possibilità di offrire i nostri servizi in altre aree geografiche.

Perché l’Italia?

Era ovvio lavorare in Italia per le opportunità offerte da questo mercato. Si tratta di un Paese dove la tutela e la fiscalità sul contratto d’assicurazione-vita è sempre stata interessante (deferimento delle imposte sulle plusvalenze al momento dell’eventuale riscatto parziale/totale o esonero in caso di pagamento al beneficiario in caso di decesso dell’assicurato) e in cui il contratto costituisce un ottimo strumento per la pianificazione successoria. L’investimento in assicurazioni sulla vita è oggi di oltre 69 miliardi di euro in Italia (il dato include le compagnie estere che lavorano in Italia in libera prestazione di servizi).

Autore: Stefania Pescarmona – Professione Finanza (Articolo originale)

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