Quando si firma una polizza per tutelarsi dai rischi per la salute (che sia per la malattia, gli infortuni o la non autosufficienza), occorre fare attenzione a una serie di aspetti, senza dimenticare di confrontare i prodotti di più compagnie.
Ad esempio, si leggano bene quali sono le garanzie previste per scegliere quelle che più ci servono: più sono ampie più salirà il premio. Ma anche il massimale (la somma massima rimborsabile in un’annualità assicurativa) influisce sul costo della polizza. Si verifichino le spese rimborsabili (alcune sono a carico del sottoscrittore a meno di non pagare un extrapremio). Se si tratta di una polizza malattia si ricordi che possono esserci strutture private con le quali la compagnia ha stipulato convenzioni e che consentono di accedere all’assistenza diretta (è così in genere per le polizze sanitarie collettive, stipulate da casse o aziende). Altro punto nodale sono la franchigia e lo scoperto, ossia soglie di importi o di percentuali (d’ invalidità o di valore del sinistro) fino alle quali la compagnia non è tenuta ad alcuna prestazione. Da considerare bene, poi, tutte le esclusioni: ad esempio in genere sono esclusi le cure dentarie e le cure estetiche e gli infortuni conseguenti ad atti dolosi o ad abuso di alcol, psicofarmaci, stupefacenti. In ogni caso limitazioni ed esclusioni, così come le condizioni che regolano durata della garanzia, carenza e facoltà di recesso, devono essere specificamente indicate nella Nota informativa da leggere prima di firmare.
Autore: Gaia Giorgio Fedi – Il Sole 24 Ore