Opinione della Settimana

Citi, focus su 7 assicurativi USA

Citigroup Imc

(Fonte: Milano Finanza)

Negli Usa i bassi tassi di interesse, secondo gli analisti di Citi, pesano negativamente sulla valutazione dei titoli assicurativi Usa, che risentono però favorevolmente dei solidi fondamentali e del miglioramento dei margini reddituali, con l’attesa in molti casi di un incremento del ritorno sul capitale e dell’utile per azione. Ecco chi comprare e chi no.

  1. CNO Financial group. Target price a quota 21 dollari con rating buy per la compagnia focalizzata nel ramo vita, che capitalizza a Wall Street 3,6 miliardi di dollari. I punti di forza sono l’espansione del roe (redditività del capitale), la robusta crescita dell’utile per azione (eps) e il migliorato business mix, che gli garantiscono una valutazione a premio rispetto ai concorrenti. Il titolo ha un potenziale di rialzo del 23,5%, a cui si aggiunge un rendimento della cedola dell’1,7% (+25,2% totale).
  2. Hartford Financial Services. Il gruppo, che è specializzato nel business property & casualty (rami danni – ndIMC), ha realizzato forti cambiamenti negli ultimi cinque anni. Gli esperti hanno confermato il giudizio positivo (buy) grazie al miglioramento dei fondamentali, al valore non ancora espresso di Talcott e all’accelerazione del ritorno sul capitale. Il prezzo obiettivo del titolo, che capitalizza 16,5 miliardi di dollari, è 41 dollari. Implica un margine del 10,9%, a cui va aggiunto un dividend yield dell’1,9%.
  3. MetLife. E’ la maggiore compagnia assicurativa vita negli Stati Uniti, con una capitalizzazione di 59,6 miliardi di dollari. Il titolo alle quotazioni attuali tratta ancora a sconto, ma il gap di valutazione è destinato a ridursi, quando ci sarà maggiore visibilità sul ritorno del capitale. A livello internazionale deve affrontare non facili sfide, ma lo scenario di lungo termine è positivo. Il target di 64 dollari è superiore del 20,8% ai prezzi recenti, mentre il rendimento della cedola è 2,8%.
  4. Prudential Financial. Il gruppo assicurativo globale del ramo vita, fondato 130 anni fa, oltre agli Stati Uniti, ha una presenza di rilievo in Giappone e Corea. Il titolo, che capitalizza 39,9 miliardi di dollari, tratta 1,5 volte il valore di libro, oltre la media del segmento di 1,1, ma 8,6 volte l’utile per azione (eps) atteso nel 2015 (inferiore alla media di 10,1). Nel tempo dovrebbe generare un roe elevato e una solida crescita interna, che motivano un target price di 104 dollari, il 20% dalle quotazioni attuali, a cui si somma un rendimento della cedola dell’2,7%.
  5. American International Group. E’ una compagnia assicurativa globale, che agisce attraverso le due divisioni Property Casualty (91% dei ricavi attesi nel 2014) e Life and Retirement (7%), mentre il business Mortgage Guarantee dovrebbe pesare per il 2%. Il gruppo ha fatto grandi passi avanti per adeguarsi agli standard di mercato e ha ulteriori spazi di miglioramento che, insieme all’aumento dei ritorni sul capitale, potranno supportare il prezzo obiettivo, che è stato fissato a quota 68 dollari (+30% circa il ritorno totale).
  6. Aflac. Gli analisti hanno ridotto le stime sulla compagnia assicurativa, che opera sia negli Stati Uniti che in Giappone nei prossimi trimestri, a causa della debolezza dello yen, ipotizzando un cambio intorno a 110 yen/dollaro. Il rating sul titolo, che capitalizza 26,2 miliardi di dollari, è hold (mantenere) perché gli ingenti investimenti rallenteranno nel tempo la crescita dell’utile per azione, mentre mancano gli elementi in grado di spingere al rialzo il prezzo nel breve termine. Il target di 65 dollari è tuttavia del 15% superiore alle quotazioni attuali.
  7. Ameriprise Financial. Gli analisti di Citi si aspettano che la compagnia assicurativa globale, che capitalizza 22,8 miliardi di dollari, realizzi nel tempo un’espansione a doppia cifre dell’utile e un significativo aumento del cash flow. Ai prezzi attuali il titolo è tuttavia correttamente valutato rispetto ai concorrenti, se si confrontano p/bv (prezzo/valore di libro) e p/e (prezzo/utile). Il target è 127 dollari, mentre il rendimento della cedola è intorno al 2%.
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