Le anticipazioni sulle misure previste dalla legge di stabilità 2015 in merito alle casse professionali non hanno tardato a provocare una serie di reazioni da parte degli enti di previdenza dei professionisti: “Gravissimo intervento del Governo che disattende ogni precedente risultato di pazienti incontri dai quali era scaturita un’azione combinata tra gli Enti di Previdenza dei Liberi Professionisti per collaborare alla crescita del Paese con investimenti coordinati, prendendosi, gli Enti, sempre più carico del Welfare dei loro iscritti”, ha dichiarato Arcangelo Pirrello (nella foto), presidente di Epap, l’ente di previdenza di Geologi, Agronomi e Forestali, Chimici e Attuari.
“La legge di stabilità 2015 – con una maggiore doppia tassazione (dal 20 al 26%) – penalizza gli Enti di Previdenza dei Liberi Professionisti, mortificando così ogni sforzo per aumentare il Welfare e per migliorare le esigue pensioni. Proprio ora che in una recente sentenza del Consiglio di Stato si era individuata la possibilità per agire in tal senso, con i propri mezzi, senza alcun intervento da parte dello Stato. Si sappia in proposito – sottolinea Pirrello – che gli Enti di Previdenza non hanno mai ricevuto un centesimo da parte dello Stato, pur essendo, a torto, considerati di fatto Enti Pubblici e continuando a pagare IVA e sempre maggiori tasse”.
“Ancora una volta la grande industria si avvale di provvedimenti legislativi a danno netto dei Liberi Professionisti – soprattutto dell’area tecnica – che, ormai in ginocchio per via della crisi, dovranno continuare a sacrificare anche il loro futuro. Occorre che tutti gli Enti e tutti gli Ordini Professionali – conclude Pirrello – intervengano in modo tempestivo affinché in Parlamento ci siano emendamenti correttivi che impediscano una manovra che si rivelerà disastrosa nei confronti delle piccole imprese e dei Liberi Professionisti”.
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