Nel terzo trimestre dell’anno il gruppo assicurativo britannico ha tratto profitto dalle dismissioni effettuate, ma il risultato tecnico complessivo rimane sotto pressione: i premi si sono attestati a 5,7 miliardi di sterline (7,27 miliardi di Euro), in calo del 9,1% rispetto al dato al 30 settembre 2013
RSA Insurance Group prosegue nell’attività di profonda ristrutturazione societaria, ma la fine del tunnel sembra ancora lontana. Nel resoconto intermedio di gestione relativo ai primi nove mesi 2014, presentato mercoledì scorso, il gruppo assicurativo britannico ha comunicato di aver tratto profitto dalle dismissioni effettuate nel corso dell’anno (tra cui quella annunciata delle attività italiane a Itas Mutua) ma ha anche evidenziato la debolezza complessiva del risultato tecnico. I premi netti sottoscritti nei primi nove mesi dell’anno sono infatti in calo del 9,1% a 5,7 miliardi di sterline (7,27 miliardi di Euro).
La diminuzione dei volumi ha colpito tutti i mercati presieduti da RSA, ad iniziare da quello domestico, che ha chiuso con premi in calo del 19% a 1,95 miliardi di sterline / 2,49 miliardi di Euro. Le azioni di portafoglio e la maggiore disciplina tariffaria nel settore auto hanno inciso pesantemente sul comparto, in discesa del 30% nelle Personal Lines e del 67% nelle Commercial Lines. In Scandinavia, il calo complessivo è stato pari al 6% (a 1,395 miliardi di sterline / 1,78 miliardi di Euro), anche a causa di effetti valutari negativi (i premi sarebbero infatti risultati in aumento del 2%). In Canada i premi sono scesi del 15% a 1,135 miliardi di sterline (1,45 miliardi di Euro) ed anche in Italia – dove le attività, come anticipato, sono oggetto di cessione ad Itas Mutua – il risultato complessivo ha segnato una flessione del 12% a 123 milioni di sterline / 157 milioni di Euro.
Il quadro della situazione non impressiona però il CEO Stephen Hester, concentrato sulle prossime attività del Gruppo: “Stiamo costruendo le fondamenta che costituiranno la ripresa di RSA. Nel corso dell’anno abbiamo annunciato le dismissioni delle attività a Singapore, Hong Kong, Cina ed Italia e completato le cessioni di Noraxis e delle attività in Polonia, Lituania ed Estonia, incamerando forti guadagni”. Dalle cessioni finora completate, RSA ha ottenuto 740 milioni di sterline.
“La nostra posizione patrimoniale è uscita ulteriormente rafforzata da queste cessioni – ha proseguito Hester – e l’emissione obbligazionaria subordinata da 400 milioni di streline lanciata ad inizio ottobre è una chiara testimonianza del miglioramento del nostro profilo di credito. Stiamo progredendo efficacemente nel contenimento dei costi, nelle azioni in sede di sottoscrizione e nella riorganizzazione societaria”.
“Nel complesso, il nostro impegno attuale è mirato al raggiungimento degli obiettivi di performance a medio termine che ci siamo prefissati. Le attuali condizioni dei mercati assicurativi e finanziari e le azioni messe in campo per tamponare le emergenze sui profitti societari ci porteranno probabilmente ad accentuare le misure implementate finora. E ci vorrà del tempo prima che abbiano piena efficacia”, ha concluso il CEO di RSA.
Intermedia Channel
RSA Group – Management Statement – Terzo trimestre 2014 (in inglese)