(Fonte: Il Messaggero)
Profitti a 247 milioni e nuovi investimenti. Doris jr. promette un acconto dividendo che sarà più alto dei 25 cent del 2013
Ripiega del 18% a 247 milioni il risultato consolidato di Mediolanum. La flessione, spiega una nota, deriva «principalmente dai progetti di sviluppo», in particolare in ambito tecnologico. Pertanto, le spese generali «risultano come previsto molto superiori» rispetto al 2013, precisa la nota. Trova inoltre conferma «il trend di continuo aumento dei ricavi ricorrenti». Il totale delle masse gestite e amministrate è salito a 62,9 miliardi, con un aumento del 14% su base annua e del 9% rispetto a inizio anno. A livello patrimoniale emerge un indice common equity tier 1 pari al 18,08%.
Ieri il cda di Mediolanum ha deliberato una distribuzione di dividendi in corso d’anno pari a 0,15 euro per azione a partire dal 26 novembre, con stacco cedola il 24 novembre. Il gruppo finanziario e assicurativo promette di pagare nel 2014 un dividendo più elevato dei 25 cent del 2013, ha annunciato l’amministratore delegato Massimo Doris (nella foto). «I nostri ratio patrimoniali sono ottimi e quindi possiamo essere più generosi. Di qui la decisione di alzare l’acconto di dividendo a 15 centesimi dai 10 dello scorso anno e l’intenzione di pagare di più di quello che abbiamo pagato lo scorso anno, cioè 25 centesimi», ha detto Doris senza però sbilanciarsi sull’entità dell’aumento. «Lo vedremo a fine anno», si è limitato ad indicare il manager. «Non pensiamo di fare lo stesso utile dell’anno passato», ha quindi aggiunto.
Nel 2013 l’utile netto di esercizio era ammontato a 337 milioni di euro. «Fare il risultato che abbiamo fatto lo scorso anno è veramente molto difficile. Dovremmo riscuotere commissioni di performance ora non verosimili», ha proseguito Doris, rilevando che le commissioni di performance sono un elemento molto volatile e possono spostare di molto il risultato. Per questo non si possono fare previsioni. Doris ha inoltre fatto sapere di voler rilevare «qualche punto percentuale» della quota (20%) che Fininvest deve cedere. Entro inizio gennaio la Fininvest, secondo Bankitalia, dovrà costituire il trust cui attribuire la quota, dopo di che il fiduciario avrà 30 mesi di tempi per cederla.