(Autore: Sandra Riccio – La Stampa Tuttosoldi)
Ma attenti alle insidie: certe clausole possono ridurre o azzerare i risarcimenti
Arriva la brutta stagione e il maltempo moltiplica i danni. Case e auto sono a rischio. Meglio metterle al riparo con un’assicurazione ad hoc contro il meteo. A patto che si selezioni il prodotto giusto facendo attenzione ai dettagli dei contratti. Tra le clausole possono infatti nascondersi condizioni che azzerano i risarcimenti. Meglio conoscerle per evitare brutte sorprese. Ecco qualche regola da seguire per proteggere casa e auto al meglio.
A ciascuno la sua polizza
Non c’è, come sempre accade per questo tipo di prodotti, un’assicurazione che sia ottimale per tutti. La polizza giusta cambia a seconda delle esigenze o delle particolarità del luogo in cui si vive. In Sicilia per esempio non avrà molta utilità una polizza che copre dai danni neve. «La regola è quindi di fare un’analisi del proprio profilo dopodiché studiarsi bene i contratti di assicurazione e poi andare dal broker», dice Barbara Baggi, esperta nel ramo assicurazioni danni per Altroconsumo. In questo i siti delle compagnie sono di aiuto con fascicoli informativi completi. Per chi vive in condominio e sta pensando a una copertura casa, un suggerimento importante è quello di controllare se c’è già una coperture polizza sul palazzo e cosa offre nel dettaglio. In questo modo si evitano inutili doppioni.
Gli eventi atmosferici
Sulla carta l’elenco degli eventi atmosferici coperti dalle polizze casa è lungo. Si va dall’uragano, alla tromba d’aria, fino alla pioggia, gelo e sovraccarico da neve. Va letto bene il contratto però. Tutte queste garanzie hanno degli scoperti e delle franchigie. Vuol dire che parti del danno restano a carico dell’assicurato. Ci sono poi per queste coperture delle esclusioni espressamente citate nei contratti che riguardano le inondazioni e le alluvioni. Vuol dire che questo tipo di eventi non è coperto. Da poco però sul mercato sono arrivati nuovi prodotti che guardano anche a questo tipo di rischio e alcune compagnie, come Genertel per esempio, hanno iniziato a offrire anche una sezione dedicata a questo tipo di danni.
Una giungla piena di trappole
Sapere cosa c’è nel contratto di assicurazione permette di evitare spiacevoli sorprese al momento del bisogno. Nelle tante clausole nei contratti di polizza ci sono vie di uscita per le compagnie di cui molte volte non immaginiamo neanche l’esistenza. E’ il caso per esempio dell’albero in cortile. Se per colpa di una tromba d’aria cade e danneggia la casa del vicino, non è detto che a pagare sia la polizza. Il «no» della compagnia arriva per esempio se l’albero è vecchio e mal curato. In genere poi gli alberi sono quasi sempre esclusi dalle coperture. Più in generale poi esistono altre «clausole trappola» che scattano in casi più classici per un’abitazione come il furto in casa. Qui molti non sanno che la denuncia va fatta entro termini ben precisi con raccomandata. Inoltre molte volte nelle clausole sono infilati dettagli che azzerano il rimborso. E’ il caso della formula della «disabitazione» vuol dire che la polizza non opera se l’assicurato non è stato nell’abitazione che ha subito il furto per un certo numero consecutivo di giorni (in genere sono 45).
Anche l’auto va protetta
Non solo l’abitazione. Anche la macchina ha bisogno di copertura dai danni del meteo. «Il riparo si ottiene stipulando la copertura “Eventi naturali” che costa poche decine di euro», spiega Emanuele Anzaghi, Vicepresidente di Segugio.it. Ma anche qui bisogna fare attenzione alle tante clausole. «Prima di sottoscrivere è necessario guardare ad alcune voci riportati nelle condizioni e nel preventivo formulato dalla compagnia o dall’intermediario. Si tratta del «massimale assicurato», vuol dire che, ad esempio, il rimborso a volte è limitato soltanto a una percentuale del valore della macchina. Bisogna cercare poi gli «scoperti e franchigie» vale a dire le parti del danno che restano a carico dell’assicurato. Per l’auto vanno inoltre studiate le «esclusioni» ovvero i casi non coperti: terremoti, eruzioni vulcaniche, danni al motore e alla trasmissione derivanti dalla circolazione (non dalla sosta che è invece coperta) in zone allagate.