Opinione della Settimana

Per Sator 25 milioni dalla partita FonSai

Matteo Arpe (2) Imc

(Autore: Andrea Di Biase – Milano Finanza)

Con la cessione della quota in UnipolSai l’incasso è salito a 66 milioni complessivi a fronte di una spesa di 41 milioni di euro

Circa 25 milioni di euro. È quanto ha fruttato l’investimento in Fondiaria-Sai (oggi UnipolSai) al fondo Sator Private Equity Fund A, fondo di investimento gestito dalla Sator di Matteo Arpe (nella foto). Il dato emerge dai calcoli effettuati da MF-Milano Finanza sui numeri del bilancio 2013 di Arepo Pr, società attraverso la quale l’ex ad di Capitalia aveva cercato di contendere a Unipol il controllo dell’ex compagnia della famiglia Ligresti assieme alla Palladio Finanziaria di Roberto Meneguzzo e Giorgio Drago. Tentativo non andato a buon fine, ma che è comunque valso al fondo gestito da Sator un ritorno importante. Arepo Pr aveva investito nell’ex FonSai 41,7 milioni: 13,86 milioni per rilevare nel marzo 2012 il 3,03% della compagnia assicurativa precedentemente rastrellato sul mercato da Sator, cui si sono aggiunti altri 27,84 milioni per sottoscrivere la quota di competenza dell’aumento di capitale da 1 miliardo lanciato da Fondiaria-Sai nel luglio dello stesso anno nell’ambito dell’integrazione con Unipol. A fronte dei 41,7 milioni investiti Arepo Pr, che nel frattempo ha dismesso totalmente la partecipazione in quella che oggi si chiama UnipolSai, ha incassato complessivamente 66,38 milioni.

Ripercorriamo le tappe dell’operazione. Nel giugno 2013, prima della fusione a quattro tra FonSai, Milano Assicurazioni, Premafin e Unipol Assicurazioni, la società-veicolo presieduta dallo stesso Arpe ha venduto sul mercato lo 0,94% di Fondiaria-Sai portando così la partecipazione dal 3,07 al 2,13%. Grazie a tale cessione, avvenuta a un prezzo medio di 1,497 euro, Arepo Pr ha incassato 12,5 milioni, realizzando una plusvalenza netta di 43mila euro. I 12,5 milioni incassati sono poi stati girati dalla società-veicolo italiana al socio unico, la Sator Investments sarl del Lussemburgo (controllata direttamente dal fondo Sator Private Equity Fund A). A fine 2013 dunque Arepo Pr poteva ancora contare su una partecipazione in FonSai del 2,13% iscritta a bilancio per 29,29 milioni, a fronte di un valore di mercato di 40,05 milioni e che dunque incorporava una plusvalenza latente di 16,76 milioni. Diventata efficace, dal 1° gennaio 2014, la fusione di Milano Assicurazioni, Premafin e Unipol Assicurazioni in FonSai, in virtù dei concambi la partecipazione di Arepo Pr in quella che ha preso il nome di UnipolSai si è diluita dal 2,13 allo 0,87%. Tale partecipazione, come risulta dai documenti ufficiali, è stato ceduta attraverso l’intermediario Banca Profilo tra il 21 marzo e il 1° aprile 2014 a un prezzo medio di 2,744 euro per un controvalore di 53,88 milioni realizzando una plusvalenza lorda di 24,59 milioni.

Ceduta l’intera partecipazione in UnipolSai, la missione di Arepo Pr sembra dunque essere conclusa. Così almeno indicano gli amministratori nella relazione sulla gestione. Prima di mettere in liquidazione la società, tuttavia, si aspetta la conclusione del contenzioso avviato nei mesi caldi della battaglia per FonSai con il gruppo Unipol. Il 29 giugno 2012, infatti, il gruppo bolognese aveva citato in giudizio Sator e Palladio «per concorrenza sleale e illecito aquiliano», di cui Arepo «sarebbe corresponsabile per mezzo di comunicati stampa e presentazioni al mercato effettuate nel periodo della contesa». Ad esito delle prime udienze del processo il 5 luglio 2013 il giudice ha emesso un’ordinanza per proporre l’estinzione della causa col pagamento a Unipol di 100 mila euro da suddividere tra Sator e Palladio. Il 21 novembre 2013 il gruppo bolognese ha aderito alla proposta. Il 18 marzo 2014 Arepo ha invece deciso di non aderire alla proposta del giudice «in quanto considerata non accettabile e interpretabile come un ammissione di colpa». «Il cda si è dichiarato favorevole a cercare di stabilire un accordo senza esborsi che preveda il riconoscimento da parte di Unipol del comportamento corretto di Sator e Palladio».

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