(Autore: Gianfranco Salvatori – ilPiacenza)
Ancora truffe alle assicurazioni nel mirino della magistratura piacentina. E’ di oggi la notizia di un nuovo filone della maxi indagine condotta qualche tempo fa dai carabinieri della Compagnia di Bobbio e dalla sezione di pg della Procura della Repubblica di Piacenza. Cinque nuove misure cautelari sono state infatti seguite nelle settimane scorse tra Piacenza e Provincia
Ancora truffe alle assicurazioni nel mirino della magistratura piacentina. E’ di oggi la notizia di un nuovo filone della maxi indagine condotta qualche tempo fa dai carabinieri della Compagnia di Bobbio e dalla sezione di pg della Procura della Repubblica di Piacenza. Cinque nuove misure cautelari sono state infatti seguite nelle settimane scorse tra Piacenza e Provincia. Di nuovo nei guai l’avvocato piacentino che era già stato arrestato all’epoca: per lui un’altra misura cautelare. Questa volta però nell’indagine sono finti anche altri due medici. Si tratta di un medico del pronto soccorso di Piacenza e di un collega di una nota agenzia di assicurazioni nazionale. Entrambi sono stati sospesi dal servizio.
Per tutti l’accusa è di concorso in truffa ai danni delle assicurazioni. Il medico del pronto soccorso di Piacenza è accusato inoltre di falso in atto pubblico, mentre il suo collega di falso ideologico. Diversi anche gli indagati a piede libero.
L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore Emilio Pisante, ha fatto nuovamente luce su un giro di falsi incidenti, simulati ad arte per ottenere il risarcimento dall’assicurazione. Gli attori – secondo quanto sostiene la procura di Piacenza – si presentavano in ospedale dove ottenevano giorni di prognosi e un referto pur essendo sani come dei pesci. Il resto della parte lo facevano, successivamente, il medico dell’assicurazione e poi l’avvocato. In procura parlano di una decina di incidenti falsi, con risarcimenti fino a 30mila euro per ogni caso.