(Autore: Ernesto Menicucci – Corriere della Sera Roma)
Le Assicurazioni di Roma scrivono anche alla Scozzese per evitare la liquidazione
Un esposto alla Corte dei Conti. E, in aggiunta, due lettere indirizzate all’assessore al Bilancio Silvia Scozzese, al sindaco e ai consiglieri di maggioranza: una firmata dal Cda, l’altra dal collegio sindacale. I dipendenti di Adir, le Assicurazioni di Roma, vanno alla «guerra» col Comune per evitare la dismissione della società. Una delle poche municipalizzate in attivo che, però, il Campidoglio vorrebbe mettere in liquidazione.
Come mai? Secondo la Scozzese i parametri economici delle Assicurazioni non sono competitivi col mercato.
L’assessore, nella sua minirelazione, citava dei dati: «I tagli apportati, da 22,6 milioni del 2014 a 21,05 del 2015 non sono sufficienti. Mentre resta lo scollamento coi valori medi nazionali. Sia sul costo del personale (92.662 mila euro procapite, contro i 68 mila euro di altre realtà come Groupama o Hdi: il 36% in più) che sui premi pagati (5 mila euro a sinistro contro i 1.254 di Milano: 4 volte tanto)». I sindacati, però, contestano punto per punto la ricostruzione fatta dalla Scozzese. Intanto perché, scrivono, «Roma non è Milano, sia dal punto di vista della qualità delle strade, sia delle ditte appaltatrici che fanno la manutenzione».
Senza contare, dicono i sindacalisti, «che a Milano c’è la franchigia: fino ad una certa cifra paga il Comune, al di sopra copre l’assicurazione». La somma, come diceva Totò, fa il totale: sempre soldi della città sono. Senza contare quello che, in termini assicurazioni, viene definito «il fattore di rischio», che vale anche per i mezzi di Atac, Cotral, Ama, o delle metro. O per le metropolitane, con l’aggravio della linea C.
Nella lettera spedita da Fisac Cgil, Fiba Cisl, Uilca, Fna, Snfia, Ugl ai magistrati contabili, mettono sul campo tutte le criticità della liquidazione. Qualunque altra assicurazione ha un costo di brokeraggio che oscillerebbe intorno ai 6-7 milioni di euro; oltre a trovare un nuovo soggetto, il Comune deve prevedere la voce «Assicurazioni in liquidazione»; la liquidazione volontaria è uno strumento inusuale ma una liquidazione coatta durerebbe 15-20 anni. Ancora. Il Cotral indisse una gara per assicurare i suoi bus, che andò deserta. Parma, Firenze e Reggio Emilia hanno avuto grandi difficoltà nel reperire coperture; ogni confronto con Milano può essere fatto solo su dati puntuali (garanzie, massimali, servizi). Resta una domanda: a chi giova liquidare?