Opinione della Settimana

Come viaggiare tranquilli utilizzando il car sharing

Car-sharing Imc

(Autore: Gaia Giorgio Fedi – Il Sole 24 Ore)

Le coperture assicurative sono comprese nel prezzo ma occhio agli imprevisti 

Per chi non ha bisogno di comprarsi un’auto, o a volte preferisce lasciare la propria vettura e “affittarne” un’altra per girare in città (anche nelle zone a traffico limitato), la soluzione è il car sharing. È un servizio che consente di prendere un’auto, solitamente prenotandola online o con una app, e pagare solo per il tempo effettivo di utilizzo. A Milano, Roma e Firenze sono attivi i car sharing di Car2Go, che consente di noleggiare una Smart a 29 centesimi di euro al minuto, ed Enjoy (con Fiat Cinquecento a 25 centesimi al minuto). Solo a Milano, ci sono anche Twist (le auto sono Volkswagen Up, il costo è di 27 centesimi al minuto), ed Eq Sharing, con i quadricicli elettrici Free Duck (si paga un abbonamento settimanale o annuale a 5 e 10 euro, più 17 centesimi di euro al minuto). Sono elettrici anche i veicoli di E-Via, il car sharing abbinato ai servizi ferroviari lombardi (costo da 2,40 euro allora). Anche molti comuni (tra cui Roma, Milano, Bologna, Firenze, Genova, Torino) hanno attivato i propri servizi di car sharing. L’uso del car sharing è in forte espansione: per questo, il comparatore di assicurazioni auto Facile.it ha stilato un elenco di regole su come utilizzare il servizio e affrontare gli imprevisti.

Se mentre si guida l’auto condivisa si causa un incidente, occorre chiamare il call center dell’operatore di car sharing e denunciare il sinistro, fare la costatazione amichevole o firmare il verbale delle forze di polizia. Non si peggiora la propria classe di merito ma la compagnia assicurativa può rivalersi sul guidatore per danni al veicolo o a terzi. Richiedere il soccorso stradale è a pagamento. Se l’incidente è causato da altri, l’iter è lo stesso ma non si paga nulla. Non si sborsa un centesimo se si rimane in panne o si buca una gomma, e nemmeno se l’auto subisce atti vandalici. Se la vettura condivisa viene rubata, basta riconsegnare le chiavi per dimostrare di non averle lasciate nell’auto.

In caso contrario, si potrebbe dover risarcire l’intero valore del veicolo. Chi prende una multa la deve pagare (assieme alla penale per le spese di notifica) e potrà eventualmente perdere punti sulla patente. Per non dover pagare penali, inoltre, è bene ricordare che non si può fumare nell’auto (la sanzione media è di 50 euro), far guidare qualcuno diverso da chi ha prenotato l’auto (100 euro), parcheggiare fuori dagli spazi consentiti (50 euro), né lasciare i finestrini leggermente abbassati o dimenticare le luci accese (fino a 50 euro). Se si perdono le chiavi, in media la penale è sui 250 euro.

Articoli correlati
ANAPA Rete ImpresAgenziaAssociazioni di CategoriaIn EvidenzaOpinione della Settimana

«Nessuno si salva da solo»

Nel corso di «Davos 2021», la kermesse annuale del World Economic Forum tenutasi lo scorso…
Leggi di più
ANAPA Rete ImpresAgenziaIn EvidenzaNewsOpinione della Settimana

Il «dritto»...

Ormai quotidianamente l’IVASS oscura e sanziona siti on-line di Intermediari…
Leggi di più
ANAPA Rete ImpresAgenziaIn EvidenzaNewsOpinione della Settimana

Opportunità e sfide del mercato assicurativo italiano

I grandi cambiamenti che stanno interessando l’Italia e il mondo intero, come ben sappiamo…
Leggi di più
Newsletter
Iscriviti alla nostra Newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità, sugli eventi e sulle iniziative Intermedia Channel.