Il gruppo riassicurativo francese chiude l’esercizio 2014 con un utile netto di 512 milioni di Euro, in calo del 6,7% rispetto al dato 2013 (che conteneva però un utile una tantum seguito all’acquisizione di Generali USA; a perimetro costante, il risultato è in rialzo del 40%) e premi lordi in progresso di oltre il 10% a 11,3 miliardi. Alla prossima assemblea generale sarà presentata la proposta di dividendo in distribuzione pari a 1,4 Euro per azione (+8% rispetto al 2013)
Il Gruppo riassicurativo francese SCOR chiude l’esercizio 2014 con risultati che confermano i riscontri positivi già maturati dopo la semestrale e i dati dell’esercizio intermedio al terzo trimestre. I premi lordi hanno raggiunto quota 11,3 miliardi di Euro, con un progresso del 10,4% sul consuntivo 2013, grazie al contributo delle attività statunitensi acquisite dalle Generali ad ottobre 2013 e al buon andamento delle divisioni Vita (Global Life) e Danni (Global P&C). SCOR Global P&C ha segnato un rialzo dell’1,8% a 4,94 miliardi, mentre SCOR Global Life ha contabilizzato 6,38 miliardi di premi lordi (+5,5%).
Molto soddisfacenti anche gli indicatori di redditività tecnica: Il combined ratio di Global P&C è migliorato di 2,5 punti percentuali a 91,4%. L’utile netto si è attestato a 512 milioni di euro, in calo del 6,7% rispetto ai 549 milioni del 2013. Il consuntivo dell’esercizio precedente conteneva però un utile una tantum di 189 milioni seguito all’acquisizione delle attività statunitensi di Generali. A perimetro costante, il dato mostrerebbe quindi un incremento del 40% sul risultato netto 2013.
Il Gruppo proporrà alla prossima assemblea generale un aumento del dividendo in distribuzione: da 1,3 Euro per azione del 2013 a 1,4 Euro per il 2014 (+8%), con un payout pari al 51%.
SCOR – Riepilogo principali dati finanziari esercizio 2014 (e variazioni rispetto a fine 2013)
Commentando i risultati dell’esercizio appena concluso, il presidente e CEO di SCOR, Denis Kessler (nella foto), si è detto fiducioso nelle capacità del Gruppo di rispondere alle sfide presenti in questo difficile contesto finanziario, contrassegnato dall’accentuarsi della concorrenza e dall’avvicinarsi delle esigenti misure prudenziali previste da Solvency II. A questo proposito, Kessler ha affermato che il gruppo si sta preparando all’arrivo del nuovo regime di vigilanza prudenziale attraverso gli investimenti effettuati nei nuovi sistemi di sottoscrizione e di modellazione del rischio.
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