(Autore: Alessandro Palmisano – Il Secolo XIX)
Autovelox e tutor saranno collegati con una banca dati nazionale
Pronto. E operativo. In alcuni comuni lo spietato sistema che mette in relazione il numero di targa dei mezzi con tutte le informazioni relative a bollo, assicurazione e altre violazioni, è già in funzione. Il meccanismo è semplice: la targa diventa una “carta d’identità” del veicolo, grazie ai dati che vengono incrociati tra i database delle forze dell’Ordine, dei ministeri e dell’Agenzia delle Entrate. E scoprire chi è in fallo è un attimo. Per ora, il “targa system” funziona solo su interrogazione: in altre parole, in mancanza di un pubblico ufficiale che voglia sapere di più, non ci sono controlli. Pero, il metodo si sta ampliando e nei prossimi mesi è probabile che diverrà un vero e proprio automatismo. Il che significa che qualunque sistema pubblico di rilevamento delle targhe (autovelox, tutor, ma anche i controlli del rispetto delle Ztl e degli stalli merci) potrebbero trasformarsi in un gigantesco grande fratello. E a quel punto, non sfuggirà più nessuno. Perché se è vero che oggi in Italia circolano quattro milioni di veicoli con il contrassegno dell’assicurazione taroccato, con il “targa system” l’espediente si rivela inutile.
L’ipotesi di ricevere automaticamente multe, richieste di saldare il bollo, o imposizione di effettuare la manutenzione obbligatoria, potrebbe davvero avverarsi. Perora, nei casi in cui è stato adottato il nuovo sistema di controllo, la linea è di fermare il mezzo qualora ci sia no irregolarità e verificarle. Ma è già permesso che, sempre se i database pubblici lo suggeriscono, le forze dell’ordine chiamino i proprietari per chiedere chiarimenti. “Targa System” si limita a “leggere” la targa, fare i dovuti confronti con i dati amministrativi e inviare il risultato a un terminale della polizia. E le sanzioni sono pesanti: per chi circola con l’assicurazione scaduta è di 841 euro e il sequestro del veicolo, oltre alla sospensione della patente per un anno e la confisca del veicolo nel caso l’assicurazione sia falsa o contraffatta. Nel caso invece in cui si sia saltata la revisione (obbligatoria dopo quattro anni dall’acquisto del veicolo, e poi ogni due), si pagano 168 euro.