(Autore: Piercarlo Fiumanò – Il Piccolo)
Il direttore finanziario Minali sul dossier Telco: «Aspettiamo le autorizzazioni dall’Argentina poi saremo liberi da vincoli»
«In Italia abbiamo fatto un programma di integrazione coraggiosissimo e in tempi rapidi con risultati di crescita inattesi rispetto ai piani. Oggi inizia una fase interessante in cui possiamo prendere ulteriore velocità aiutati dal fatto che l’economia sia ripartendo»: Mario Greco (nella foto, di Piranha Photography) è ottimista sulla ripresa che «sta accelerando in Europa grazie alla concomitanza di tre fattori: il lancio del quantitative easing della Bce, la svalutazione dell’euro e il basso costo dell’energia». Greco promuove le riforme del governo in attesa che i venti di ripresa si rafforzino. Il gruppo triestino ha fiducia nel Sistema Paese. Il portafoglio di titoli governativi italiani a fine 2014 ammontava a 60,5 miliardi di euro (57,6 a fine 2013) e faceva capo per lo più al settore Vita (56,34 miliardi). Ma non saranno ceduti nell’ambito del Qe perché non rappresentano posizioni speculativi. Greco promuove la vasta operazione di liquidità sul mercato avviata dall’Eurotower: «Gli effetti saranno profondi e duraturi», ha aggiunto riferendosi alla forte riduzione dello spread. Il basso livello dei tassi sta portando il mercato in condizioni che il Ceo definisce «estreme». Comunque, sostiene, «le economie europee avranno un tasso di crescita superiore ad altre economie del mondo. La Bce ha messo in ballo 1.000 miliardi di euro per 2 anni. È una quantità enorme di denaro che aiuterà a risvegliare l’economia europea. Gli effetti saranno profondi e duraturi».
Sul fronte delle partecipazioni non strategiche destinate a essere cedute gli analisti ieri si sono concentrati sul dossier Telco. «Siamo in attesa dell’autorizzazione dell’Argentina poi saremo liberi da vincoli. Il via libera era atteso per fine febbraio, c’è un piccolo ritardo»: ha chiarito il cfo di Generali, Alberto Minali. La holding di controllo di Telecom Italia è partecipata da Generali (con il 4,32%), Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Telefonica: «Per quanto ci riguarda è già stato effettuato il pagamento dei crediti a bilancio; siamo ormai pronti a scindere la società e a tornare in possesso della nostra quota parte appena arriverà l’autorizzazione», ha aggiunto il capo della finanza del Leone. «Non ho idea. Tutti gli investitori sono graditi» ha risposto poi Greco di fronte ai rumors sull’ipotesi di un’ingresso nel capitale di Exor che peraltro Torino ha già smentito seccamente. La holding guidata da John Elkann dopo la cessione della società immobiliare statunitense Cushman & Wakefield si ritroverebbe in pancia 1,6 miliardi di dollari da investire che sfiorerebbero 4 miliardi considerando i 600 milioni investiti nel convertendo Fca. Da qui una serie di ipotesi che hanno chiamato in ballo anche Trieste. Per quanto riguarda Citylife, la grande area immobiliare che si sta sviluppando a Milano, nell’area della ex-Fiera, che prevede la costruzione di tre grattacieli, di cui uno, di proprietà di Allianz, è già stato completato, Greco ha detto che il progetto va avanti come previsto ma con qualche slittamento dei tempi: «Citylife è stata ristrutturata, il debito è stato rinegoziato con le banche e adesso stiamo completando le costruzioni e stiamo mandando avanti le vendite», ha spiegato il Ceo. Prospettive? «Ci aspettiamo che il mercato immobiliare abbia una ripresa da qui in avanti, come parte della ripresa generale dell’economia europea ed italiana».