Si è tenuto ieri (mercoledì 1° aprile) a Roma, presso la sede della Commissione di Vigilanza dei Fondi pensione (Covip), il seminario Mefop dedicato ai temi dell’integrazione tra assistenza e previdenza. All’evento sono intervenuti anche Bruno Busacca, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, e Roberto Scrivo, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro della Salute.
La giornata di lavoro si è aperta con i saluti del Presidente Mefop, Mauro Marè, e del Presidente facente funzioni di Covip, Francesco Massicci. Marè, illustrando il perché di questa iniziativa sul welfare integrato, ha posto l’accento sull’importanza di un coordinamento sinergico tra assistenza e previdenza. In un contesto socio-economico che presenta bassi tassi di sostituzione, discontinuità lavorativa e, per contro, un allungamento medio della vita, si rende quanto prima necessario un “pacchetto welfare” efficiente che si contrapponga a un elevato rischio di autosufficienza dei cittadini. E secondo il Presidente Mefop, questo problema va affrontato unitamente da soggetti diversi, come i Fondi pensione e i Fondi sanitari, che possono mettere a fattor comune le rispettive (e diversificate) competenze e il proprio know-how in materia di previdenza e assistenza, ricoprendo con le loro azioni aspetti diversi del welfare e rendendo più efficaci ed efficienti quelle attività e quei servizi messi già in atto o ancora in potenza.
La strategicità della sinergia tra Fondi pensione e Fondi sanitari è stata sottolineata anche da Massicci, che vede nei Fondi pensione e nei Fondi sanitari una possibile leva di governo nel settore della sanità. Fondi pensioni e Fondi sanitari potrebbero fungere da “parti sociali” in ambito sanitario, un settore che, data la situazione demografica del nostro Paese, è destinato a espandersi, nonostante sia soggetto – come altri settori – a una politica di riduzione della spesa e contenimento dei costi.
L’intervento Mefop, curato da Damiana Mastantuono, ha quindi ripreso il fil rouge della fondamentale importanza di avere oggi un sistema di welfare integrato solido e ben strutturato, fondato sull’auspicabile (e sulla carta possibile) sinergia tra Fondi pensione e Fondi sanitari. Mastantuono ha però precisato che sinergia non significa integrazione tra due strumenti che presentano comunque proprie, e forti, specificità e differenze. Significa piuttosto creare insieme le basi per la promozione e lo sviluppo di un “pacchetto welfare” che contenga sia previdenza che assistenza sanitaria. Collaborare e coordinarsi sulle prestazioni che interessano i due sistemi, come ad esempio quella per la Ltc (Long term care), una prestazione principe per i Fondi sanitari, ma che riveste una grande importanza anche per i Fondi pensione, e per permetterne al tempo stesso un maggiore sviluppo.
I lavori sono proseguiti con gli interventi dei rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Bruno Busacca, e del Ministero della Sanità, Roberto Scrivo. Busacca ha ribadito come il tema del welfare integrato sia strategico per incrementare la tutela sanitaria dei cittadini. La frammentazione delle azioni e dei soggetti in campo può però rappresentare un limite che mina in qualche modo l’efficienza degli strumenti e l’efficacia delle azioni. Come ovviare a questo limite? Secondo il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro del Lavoro, la possibilità di aggregare domanda da parte dei Fondi sanitari, ha proseguito Busacca, determinando così un nuovo modello di domanda collettiva, potrebbe avere un’incidenza sulle modalità di offerta delle prestazioni sanitarie. Busacca ha, inoltre, comunicato che tra i due Ministeri, Lavoro e Salute, è già stato avviato un dibattito sul tema, che ha portato alla costituzione di un gruppo di lavoro interno con l’obiettivo di avviare politiche di welfare integrato.
La costitituzione del gruppo di lavoro interministeriale è stata confermata anche da Scrivo, che nel suo intervento ha ribadito che i Fondi pensione e i Fondi sanitari sono – e rimangono – strumenti ben distinti, che nascono con finalità diverse e presentono specificità diverse in termini di governance, esperienze e competenze, ma che possono tranquillamente collaborare su tematiche comuni che investono entrambi. Il Capo della Segreteria Tecnica del Ministro della Salute ha inoltre annunciato che a settembre dovrebbero avviarsi i lavori per una normativa più organica in merito all’assistenza sanitaria integrativa.
Intermedia Channel
(di seguito, per gentile concessione Mefop, una piccola galleria di immagini dal seminario Mefop sul welfare integrato)
- Roberto Scrivo
- Bruno Busacca
- Damiana Mastantuono
- Mauro Marè
- Mauro Marè e Francesco Massicci