(di Anna Messia – Milano Finanza)
Martedì sera alle Officine del Volo a Milano premiate da Milano Finanza le migliori compagnie. Dopo un 2014 da record l’anno è partito bene. Ma la sfida sarà far crescere il ramo Danni non auto, oggi solo un terzo rispetto all’Europa. La scatola magica si aprirà solo con prodotti semplici e tanta hi-tech
Seppure con nuove e complesse sfide da affrontare, i presupposti perché il 2015 sia ancora un’ottima annata per il settore assicurativo ci sono tutti. La raccolta Vita continua a registrare ottime performance. E una nuova spinta alla crescita del settore potrebbe arrivare anche dall’operazione trasparenza annunciata dall’Inps, che sembra finalmente pronto a far conoscere agli italiani quale sarà la pensione che incasseranno a fine carriera, invogliando la sottoscrizione di prodotti previdenziali integrativi. Certo non sarà facile replicare i successi del 2014, che è stato ancora una volta un anno record per la raccolta delle polizze Vita, con il comparto Danni che ha beneficiato del calo della frequenza dei sinistri nel settore Rc Auto. I bassi tassi d’interesse preoccupano non poco gli assicuratori premiati all’edizione 2015 degli Insurance & Previdenza Awards di MF-Milano Finanza, tenutasi il 28 aprile alle Officine del Volo di Milano. Perché c’è bisogno di modificare velocemente l’offerta di polizze per adattarla al nuovo scenario finanziario, senza deludere i clienti dal punto di vista delle performance e della sicurezza dei rendimenti. Mentre d’altra parte, è ormai evidente che i sinistri nel ramo Rc Auto siano destinati a breve a tornare ad aumentare. Un segno positivo dell’avvicinarsi della ripresa per l’economia italiana, perché il traffico di auto e mezzi di trasporto comincia a dare segni di ripartenza. Ma meno entusiasmante per gli assicuratori, che vedranno di nuovo aumentare i costi per i sinistri.
In ogni caso gli spazi di sviluppo per il mercato delle polizze non mancano. A partire dal ramo Danni generale, dove l’Italia resta ancora un Paese con una scarsa cultura assicurativa. Le compagnie sono tutte molto impegnate a rispondere ai bisogni di protezione dei clienti in maniera semplice e trasparente, utilizzando sempre di più la tecnologia. «Dall’idea di prodotto si sta passando a quella di un servizio che sia sempre disponibile, mettendo insieme convenienza, semplicità e innovazione», ha sottolineato Daniele Presutti, managing director responsabile Insurance per l’Italia e i mercati emergenti di Accenture. La tecnologia aiuta le imprese a fornire assistenza al cliente in ogni momento, in caso di incidente con l’automobile o anche di problemi con la salute o la propria abitazione. Vincente è stata anche la scelta di far lavorare in sinergia canali che prima erano in competizione, cioè gli agenti di assicurazione da una parte e i motori di ricerca dall’altra. È quanto accaduto nel caso di Facile.it di Reale Mutua, motivo per cui Andrea Bertalot, dg di Italiana Assicurazioni è stato premiato per la categoria MF Innovazione.
Sono in atto trasformazioni importanti, che avvengono mentre alcuni big del mercato assicurativo italiano sono alle prese con profondi riassetti e semplificazioni. Da Generali, che ha chiuso con un anno di anticipo il maxi piano di dismissioni da 4 miliardi, come sottolineato da Gianluca Colocci, Group head of Merger & Aquisitions del gruppo triestino, premiato anche per lo sviluppo della presenza in Asia, tramite l’operazione Mpib in Malesia, a UnipolSai, che da cinque titoli quotati a fine giugno passerà a tre, con un processo di semplificazione che presumibilmente «aumenterà l’interesse degli investitori», come ha dichiarato Enrico San Pietro, direttore della direzione assicurativa area Danni e Sinistri di UnipolSai, che ha ricevuto un premio come Compagnia di Valore anche per le performance a un anno delle azioni ordinarie UnipolSai. Nel gruppo un riconoscimento è andato anche a Unisalute. Un settore, quello della sanità, dove ci sono ampi spazi di crescita per le assicurazioni che operano in Italia, considerando che «gli italiani continuano a spendere di tasca propria, senza il supporto di fondi o polizze sanitarie, circa 30 milioni di euro l’anno per visite o cure private», ha sottolineato Fiammetta Fabris, direttore generale di Unisalute, compagnia che proprio quest’anno compie 20 anni dalla fondazione, premiata per il ramo Malattie nella categoria Compagnie di Valore.
La sfida più impegnativa per le assicurazioni passa però per lo sviluppo del digitale, come sottolineato da Klaus Peter Roehler, amministratore delegato di Allianz Italia, premiato come Assicuratore dell’anno. «I clienti sono ormai digitalizzati e il modello delle assicurazioni deve adattarsi a questo cambiamento», ha detto il numero uno di Allianz Italia, compagnia che si è distinta nel mercato italiano proprio per la sua propensione all’impiego delle tecnologie digitali, in cui è stata un pioniere con il lancio nell’ormai lontano 1997 di Genialloyd. Il potenziale di sviluppo del settore Danni in Italia è enorme, ha ancora sottolineato Roehler, visto che la penetrazione nel comparto non auto nel Paese è solo un terzo rispetto alla media europea. «Bisogna trovare la chiave per aprire una scatola dove dentro c’è un jackpot», ha aggiunto. Più concretamente, la chiave è una formula agile e comprensibile per il cliente, come è stato nel caso del prodotto Allianz1, che propone una soluzione assicurazioni semplice, a un prezzo contenuto, rispondendo alla domanda del mercato. Roehler resta molto positivo sull’Italia, «dove i progressi fatti dal governo devono essere ora trasferiti all’economia». E riguardo alla possibile ripresa della frequenza sinistri, Roehler preferisce guardare il fenomeno dal lato positivo, considerandola la prova della ripresa della crescita in Italia.
Un’altra sfida, ma allo stesso tempo un’ulteriore occasione di sviluppo per il mercato assicurativo italiano, potrà arrivare dall’avanzata delle compagnie dirette, cioè quelle che distribuiscono polizze tramite internet e il canale telefonico. Anche questo un mercato in cui l’Italia si trova ancora molto indietro rispetto ad altri Paesi europei. «Genertel nel 2014 ha compiuto 20 anni», ha sottolineato Federica Alletto, responsabile commerciale della compagnia del gruppo Generali, cui è andata il riconoscimento per il miglior superindice di Lombard, bimestrale di finanza di Class Editori (che pubblica MF-Milano Finanza) nella categoria Compagnie di Valore. «Abbiamo portato l’assicurazione diretta in Italia. Quest’anno abbiamo iniziato un nuovo percorso di sfide. Come per esempio la vendita diretta delle polizze Vita».
Tra i premiati nel corso della charity dinner, a favore del Centro Cardiologico Monzino, ci sono stati, tra gli altri, Cattolica, nell’ambito della categoria Insurance Elite, perché miglior compagnia in termini di efficacia del processo di trasformazione aziendale, e per la qualità del nuovo piano triennale per la cui attuazione «siamo sulla strada giusta», ha dichiarato Carlo Barbera, vice direttore generale della compagnia veronese. Mentre a Zurich Connect è andato il riconoscimento come migliore compagnia per l’innovazione nella diffusione della cultura telematica, in particolare per la app «as you drive» che mette alla prova la capacità di guida dei potenziali clienti telematici, premiando e i com-portamenti virtuosi.
A Mediolanum Assicurazioni, rappresentata martedì sera alle Officine del Volo dall’amministratore delegato Massimo Grandis, è invece andato il riconoscimento come migliore compagnia per la semplificazione della relazione con il cliente. E Coface, l’assicuratore del credito, ha ottenuto il premio per la costante attenzione al mondo delle pmi. «Sono solo 2 mila le grandi aziende italiane che esportano» ha detto Ernesto De Martinis, country manager per l’Italia della compagnia francese, «la sfida è ora approcciare e affiancare anche le aziende più piccole». Che, rispetto ad altri paesi d’Europa come appunto la Francia, fanno limitato ricorso alle coperture assicurative dei rischi diversi dall’auto.
Tra le new entry da segnalare tra le premiate dell’Insurance & Previdenza Awards di MF-Milano Finanza 2015 spunta poi S2C, specializzata nel ramo cauzioni, che ha ricevuto un riconoscimento per l’efficienza nel rapporto tra sinistri e premi di competenza. «Siamo orgogliosi del riconoscimento visto che solo quattro anni fa la nostra compagnia non esisteva e ci troviamo a operare in un settore, quello delle cauzioni, particolarmente complicato», ha dichiarato il presidente di S2C, Renato Boccia. «Un settore in cui tra l’altro ci troviamo ad affrontare la concorrenza di società apparentemente straniere, rumene o con sede a Malta, che non sono soggette al controllo dell’Ivass e che riescono anche a lavorare con la Pubblica amministrazione».