+21,1% a 1,7 miliardi di Euro per la raccolta premi complessiva e rialzo del 32% a 33 milioni per l’utile netto consolidato del gruppo assicurativo veronese. Per quanto riguarda la raccolta, nei rami Danni (+20,7% a 487 milioni) si fa sentire il contributo di Fata – a perimetro omogeneo, i Danni sarebbero in flessione dell’1,5% – e nel Vita (+22,7% a 1,21 miliardi) si incrementa in modo significativo (+216,1%) la raccolta nel Ramo III (unit-linked). In leggero peggioramento a 93% (+0,5 p.p.) il combined ratio
Il CdA di Cattolica Assicurazioni ha approvato ieri i risultati del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2015. L’utile netto consolidato ha mostrato un progresso del 32% rispetto ai primi tre mesi del 2014, portandosi da 25 a 33 milioni di Euro. L’utile netto di gruppo è risultato pari a 30 milioni, +30,4% rispetto ai 23 milioni di marzo 2014. La raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita ha raggiunto quota 1,7 miliardi, in aumento del 21,1% rispetto agli 1,4 miliardi dei primi tre mesi dell’anno scorso.
Nel comparto Danni, la raccolta premi è passata dai 404 milioni al 31 marzo 2014 ai 487 milioni di fine marzo 2015, con un progresso del 20,7%. Il segmento auto ha registrato un aumento del 17,2% a 289 milioni e nei rami non auto la raccolta è cresciuta del 26,3% a 198 milioni. Nel dato del primo trimestre 2015, il gruppo veronese ha chiaramente beneficiato del contributo di Fata Assicurazioni – acquisita a giugno 2014 –, che ha apportato premi pari a 89 milioni di Euro (54 nel segmento auto e 35 nel non auto). A perimetro omogeneo, il dato dei rami Danni mostrerebbe infatti una flessione dell’1,5%.
Il contesto di mercato, segnala la compagnia, segna in generale una fase di contrazione sia della raccolta premi che dei volumi, in particolare nei rami auto, dove la concorrenza di mercato ha portato ad una riduzione del premio medio anche nel primo trimestre 2015. In questo contesto, Cattolica è riuscita “a far fronte alla competitività del mercato incrementando il portafoglio di polizze auto, senza venir meno alle consuete accurate scelte assuntive”. Il combined ratio ha segnato un peggioramento di 0,5 punti percentuali, passando da 92,5% a 93% e risentendo nell’ultimo trimestre del calo del premio medio nel ramo auto e degli eventi atmosferici straordinari verificatisi in Toscana.
Nel segmento vita, la raccolta si è attestata a 1,2 miliardi di Euro. Il miglioramento rispetto al primo trimestre 2014 (+22,7%) è principalmente riconducibile alla raccolta dei rami I (+14,3%) e III (+216,1%). Nel primo trimestre la grande maggioranza delle nuove emissioni di polizze vita rivalutabili da parte delle società del Gruppo ha presentato tassi minimi garantiti pari a zero. Sull’incremento della raccolta hanno inciso positivamente sia la rete agenziale che il canale bancario.
“La prima trimestrale del 2015 dimostra che le scelte compiute alla fine dello scorso anno, con un piano di respiro strategico e con l’aumento di capitale a sostegno di un progetto di sviluppo, hanno messo Cattolica in condizione di continuare a crescere in un quadro di grande solidità patrimoniale e finanziaria – ha dichiarato il presidente di Cattolica Assicurazioni, Paolo Bedoni –. Ciò dà ancora più forza e credibilità al modello imprenditoriale di Cattolica che si conferma dinamico e competitivo e che, grazie alla qualità e all’ampiezza della sue reti distributive, sempre più integrate nel nuovo piano, ha uno straordinario punto di forza nella capacità di stabilire un rapporto sempre più ravvicinato, continuativo e personalizzato con una clientela sempre più esigente e selettiva nelle sue scelte”.
Gestione finanziaria e situazione patrimoniale
Il risultato degli investimenti del Gruppo è stato pari a 150 milioni di Euro (rispetto a 119 milioni al 31 marzo 2014). Gli investimenti ammontano a 21,23 miliardi. Le riserve tecniche lorde dei rami danni sono pari a 3,6 miliardi (contro i 3,58 miliardi al 31 dicembre 2014) e le riserve dei rami vita, comprese le passività finanziarie, si attestano a 16,21 miliardi di Euro (15,22 miliardi al 31 dicembre 2014). I dati del primo trimestre hanno inoltre “confermato la solidità patrimoniale del Gruppo” con un patrimonio netto consolidato pari a 2,27 miliardi (contro 2,19 miliardi di fine 2014). Il margine di solvibilità del Gruppo è pari a 1,91 volte il minimo regolamentare.
“I dati del primo trimestre del 2015 confermano il trend positivo di Cattolica pienamente in linea con il processo di graduale e costante crescita previsto dal piano d’impresa varato lo scorso settembre – ha commentato l’amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni, Giovanni Battista Mazzucchelli –. L’utile netto segna un incremento del 32 per cento rispetto alle stesso periodo del 2014 con un aumento del 21,1 per cento della raccolta premi complessiva. È significativo il fatto che ciò avvenga in un contesto caratterizzato, da un lato, da una forte competitività tra i principali player, come dimostra la generale riduzione del premio medio nell’auto, e, dall’altro, da un basso rendimento dei tassi finanziari che esige scelte sempre più attente e selettive nel vita e nella gestione finanziaria. Nell’insieme il Gruppo cresce in un quadro di forte solidità patrimoniale”.
Rete Distributiva
La rete agenziale a fine marzo 2015 contava 1.524 agenzie (64 in meno rispetto a fine 2014) e gli sportelli di istituti bancari che collocano prodotti del Gruppo al 31 marzo 2015 erano 5.835 (dai 5.985 di fine 2014).
Per quanto riguarda le indicazioni sulla prevedibile evoluzione dell’attività, infine, il Gruppo “prosegue la sua azione per il raggiungimento degli obiettivi del Piano d’Impresa 2014-2017 nonostante il perdurare del contesto di forte competitività sul mercato assicurativo e di tassi di rendimento finanziari molto bassi”.
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(nella foto in alto, da sinistra a destra: l’amministratore delegato di Cattolica Assicurazioni Giovan Battista Mazzucchelli e il presidente di Cattolica Assicurazioni Paolo Bedoni)