(di Matteo Prioschi – Il Sole 24 Ore)
Diffusi i dati del primo mese di avvio del servizio Inps. Per il comparto difesa e sicurezza ancora requisiti agevolati: riduzioni fra il 40 e il 60% con il ricalcolo contributivo
Oltre 222mila accessi da parte di persone con meno di quarant’anni di età che hanno effettuato 235.582 simulazioni della futura pensione. Questo il risultato principale dell’attivazione, dal 1° maggio, de “La mia pensione” il servizio dell’Inps che consente per ora agli under 40 iscritti al fondo pensione lavoratori dipendenti, alla gestione degli autonomi e a quella separata, di calcolare l’importo dell’assegno previdenziale.
Ma, come ha sottolineato il presidente dell’Inps, Tito Boeri, nel corso della presentazione dei risultati avvenuta ieri (venerdì 29 maggio, ndIMC) nel corso di un convegno organizzato dall’istituto di previdenza in collaborazione con Assolombarda, l’iniziativa ha più in generale incrementato l’attenzione dei giovani nei confronti della pensione: a fronte dei 62.306 estratti conto previdenziali richiesti online da under 40 lo scorso mese di aprile, si è passati ai 356.944 di maggio.
Oltre il 60% di chi ha richiesto una simulazione del trattamento previdenziale ha ritenuto complete le informazioni fornite, oltre il 70% le ritiene molto o estremamente utili e circa tre quarti rivedranno le loro previsioni sulla pensione futura a seguito dei dati ottenuti. «È importante – ha sottolineato Boeri – questa maggiore presenza dei giovani sul sito dell’Inps, che deve essere aperto anche a chi inizia a lavorare e non solo a chi si avvicina alla pensione. È fondamentale che capiscano il legame indissolubile fra i loro contributi previdenziali e la pensione futura, i contributi non sono tasse ma una forma di risparmio forzoso».
Chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995, infatti, è soggetto al sistema contributivo in base al quale l’importo dell’assegno previdenziale è legato ai contributi versati e rivalutati nel corso della carriera e all’età di pensionamento, a differenza di quanto avveniva in passato con il sistema retributivo o, in parte, con quello misto.
Anche per evidenziare questa diversità, con l’operazione “Inps a porte aperte” periodicamente l’istituto diffonde informazione riguardanti le singole gestioni. Ieri, per esempio, è stato evidenziato che i lavoratori del Comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico possono ancora oggi beneficiare di requisiti anagrafici e contributivi più bassi di quelli generali per l’accesso alla pensione di anzianità e che oltre il 90% dei trattamenti con decorrenza successiva al 2009 subirebbero una riduzione dell’importo tra il 40 e il 60% se fossero ricalcolate con il metodo contributivo.
L’accesso a “La mia pensione” verrà progressivamente esteso a tutti i lavoratori. Il prossimo step scatta il 1° giugno, quando potranno utilizzarlo anche le persone di età compresa tra i 40 anni d’età ma sotto i 50.