Sono state 31 (minimo dell’anno) le ordinanze di sanzione amministrativa disposte dall’IVASS nei confronti delle imprese nel corso del mese di aprile. L’impresa più colpita, sia per importo totale (poco sotto i 160.000 Euro) che per numero di ordinanze (10) è stata UnipolSai, seguita da Carige Assicurazioni, Carige Vita Nuova, Linear Assicurazioni ed Allianz
Ammonta ad oltre 330.000 Euro il conto per le compagnie relativo alle 31 sanzioni amministrative (minimo dell’anno) disposte dall’IVASS con le ordinanze contenute nel Bollettino dell’Istituto del mese di aprile, pubblicato lo scorso 29 maggio. In cima alla graduatoria, sia per quanto riguarda l’importo sanzionatorio complessivo (poco sotto i 160.000 Euro) che per il numero di ordinanze (10), risulta UnipolSai. Tra le principali destinatarie delle sanzioni seguono Carige Assicurazioni, Carige Vita Nuova, Linear Assicurazioni ed Allianz. Nel dettaglio, relativo alle prime 10 imprese sanzionate:
Per quanto riguarda le singole sanzioni rilevanti a carico delle compagnie, 60.000 Euro per UnipolSai, 55.000 Euro per Carige Assicurazioni – per violazioni relative ad accertamenti ispettivi: “mancata deduzione dagli attivi posti a copertura delle riserve tecniche dei saldi negativi derivanti dalla linea di credito concessa dalla banca controllante, ancorché il fido ottenuto fosse stato specificamente impiegato per procedere al regolare pagamento dei sinistri e in assenza di ulteriori attività da iscrivere, in via alternativa, a copertura delle riserve tecniche; significative dismissioni anticipate di titoli classificati nel comparto durevole pur in assenza di motivazioni di carattere eccezionale e straordinario a giustificazione delle vendite ed a fronte di contemporanee immobilizzazioni di nuovi acquisti e cessioni anticipate di titoli del comparto durevole a fronte di trasferimenti di titoli verso lo stesso comparto, senza che le vendite fossero riconducibili, anche in questo caso, a motivazioni di carattere eccezionale e straordinario” –, due distinte sanzioni da 40.000 Euro nuovamente per UnipolSai e 38.500 Euro per Carige Vita Nuova.
Anche in quest’ultimo caso, l’Istituto ha contestato alla compagnia una serie di violazioni relative ad accertamenti ispettivi: “significative dismissioni anticipate di titoli classificati nel comparto durevole pur in assenza di motivazioni di carattere eccezionale e straordinario a giustificazione delle vendite ed a fronte di contemporanee immobilizzazioni di nuovi acquisti e cessioni anticipate di titoli del comparto durevole a fronte di trasferimenti di titoli verso lo stesso comparto, senza che i trasferimenti fossero riconducibili, anche in questo caso, a motivazioni di carattere eccezionale e straordinario; classificazione di un IRS (Interest Rate Swap) quale strumento finanziario a copertura di BTP del valore nominale di euro 100 milioni produttivi di interessi nella misura del 5% annuo, nonostante la carenza di un’evidente connessione tecnico-finanziaria fra lo strumento finanziario derivato ed il sottostante BTP, quest’ultimo trasferito al comparto durevole in assenza di condizioni eccezionali e straordinarie”.
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