(di Gaia Giorgio Fedi – Il Sole 24 Ore)
Prima di partire per un viaggio, in particolare per alcune mete come gli Stati Uniti, è sempre consigliabile stipulare una polizza viaggio. Si può acquistarla presso il tour operator, oppure si può sottoscriverle autonomamente online. In ogni caso è bene che abbia coperture essenziali: annullamento del viaggio, assistenza e, soprattutto, spese mediche e assistenza sanitaria
IL QUESITO: Quest’estate parto per un viaggio di un mese negli Stati Uniti. Vorrei sapere se prima di partire devo fare un’assicurazione sanitaria temporanea, perché mi sono informata e ho scoperto che le spese mediche possono essere molto elevate, o se ci sono altre formule assicurative consigliabili.
Prima di partire per un viaggio, in particolare per alcune mete come gli Stati Uniti, è sempre consigliabile stipulare una polizza viaggio. Si può acquistarla presso il tour operator, oppure autonomamente online. In ogni caso è bene che abbia coperture essenziali: annullamento del viaggio, assistenza e, soprattutto, spese mediche e assistenza sanitaria. «L’assistenza sanitaria è una delle principali coperture cui si deve pensare. Questo è vero in generale ma soprattutto quando si valuta un viaggio per gli Stati Uniti, che richiede anche delle garanzie con massimali adeguati», spiega Paola Corna Pellegrini, ceo di Allianz Global Assistance. Ammalarsi o farsi male mentre si è in vacanza negli Usa può infatti rivelarsi un vero e proprio salasso. «In alcuni casi – argomenta Corna Pellegrini – la degenza in una struttura ospedaliera può costare sui 10mila euro al giorno, un intervento cardochirurgico può costare 200mila euro, mettere il gesso per la cura di una frattura costa diverse migliaia di euro». Inoltre, sottolinea Corna Pellegrini, l’assistenza medica copre anche «il rimpatrio, per evitare spese aggiuntive in loco, che può richiedere anche condizioni particolari, per esempio lo spostamento in barella, o la necessità di comprare più posti se occorre stare sdraiati, o addirittura l’utilizzo di un aeroambulanza in casi più severi».
Problemi medici e infortuni possono rivelarsi dispendiosi «non solo negli Stati Uniti, ma anche in molti Paesi del Sudamerica e dell’Asia, per esempio Messico, Venezuela, Colombia e Giappone», spiega Claudio Terragni, responsabile commerciale area travel di AXA Assistance Italia. «Ormai Usa e Canada sono le mete sulle quali la necessità della polizza è maggiormente recepita, ma non accade altrettanto con altre mete, dove la sensibilità dei viaggiatori sull’indispensabilità di una polizza è un po’ più bassa. Eppure sono pochi i Paesi in cui c’è un accordo per il trattamento reciproco sui servizi sanitari: per ora sono solo Argentina e Australia», aggiunge Terragni.
Per Usa e Canada le compagnie assicurative chiedono un premio più alto rispetto a quello previsto per altre mete, ma l’esborso resta comunque contenuto: mediamente è possibile avere una copertura illimitata o con massimale molto elevato (un milione di euro) per le spese mediche e altre garanzie come annullamento del viaggio, infortuni e perdita del bagaglio, con un premio di 50-100 euro per nove giorni, e tra 70 e 200 euro per un mese. Le polizze per viaggiare nel resto del mondo sono un tantino meno care rispetto a quelle per gli Stati Uniti, ma possono essere comunque indispensabili, «per non dissanguarsi con le spese mediche e avere assistenza in Paesi in cui magari è più complicato affrontare la burocrazia e non si conosce la lingua del posto», aggiunge Terragni. Ancora meno care sono le polizze per Europa e Australia, in virtù degli accordi in materia sanitaria. In questo caso ci si può assicurare – coprendo annullamento del viaggio, perdita dei bagagli, assistenza e spese mediche – con poche decine di euro per nove giorni e un centinaio di euro per un mese. Per assicurarsi in un viaggio in Italia, l’esborso sarà di una trentina di euro per un mese.
Ovviamente sul mercato esistono anche prodotti più cari, che comprendono altri tipi di coperture: responsabilità civile, assistenza per l’auto, assistenza per i familiari a casa, tanto per citarne alcune. Per chi viaggia infatti oggi sono disponibili coperture di varia natura: «Dalla polizza viaggio per poter ricevere assistenza sanitaria all’estero, alla copertura in caso di smarrimento o danneggiamento dei propri bagagli. Dall’annullamento viaggi che consente di cancellare la propria partenza rientrando in tutto o in parte dei costi sostenuti, all’assistenza del proprio mezzo di trasporto quando si viaggia», spiega Graziano Cavallo, head of marketing di Europ Assistance Italia. «Le moderne coperture assicurative nel ramo viaggi consentono inoltre la possibilità di garantire assistenza ai nostri cari che rimangono a casa o per proteggere la casa stessa quando ci assentiamo per le ferie». Per un viaggio negli Stati Uniti, Cavallo suggerisce «di scegliere un prodotto specifico per il viaggio, proprio perché oltre alla copertura delle spese mediche viene garantita anche l’assistenza della centrale operativa e la possibilità di pagamento diretto presso le strutture all’estero convenzionate, soprattutto se si tratta di un player internazionale che possa garantire i propri servizi ovunque nel mondo». E in generale raccomanda una polizza che consenta di poter contare «su una centrale operativa che faccia da consulente su qualsiasi esigenza, che sia attiva 24 ore su 24, e che possa contare sulla presenza costante di un’equipe medica qualificata», aggiunge Cavallo.
Se i problemi di salute e l’assistenza alla persona restano i fronti più delicati e importanti per affrontare un viaggio con serenità, non si devono trascurare altre garanzie, come quella per perdita e smarrimento dei bagagli. E soprattutto per l’annullamento del viaggio: «È una copertura molto importante, soprattutto se si prenota molto tempo prima per risparmiare. Spesso è lo stesso rivenditore del biglietto aereo o del traghetto a offrirla e costa pochi euro: è miope non farla», sottolinea Terragni di Axa Assistance.