L’utile netto di Gruppo sale del 5,9% a 57,9 milioni di Euro, mentre risultano in lieve calo (-0,6% a 921,4 milioni) i premi del lavoro diretto: al progresso del comparto Danni (+4,2% a 768,5 milioni, con il segmento Auto in crescita del 4,1%) ha fatto da contraltare la flessione del comparto Vita (-20,3% a 152,9 milioni). In peggioramento di mezzo punto percentuale a 90,8% il combined ratio, appesantito dal rialzo di 1,3 p.p. del rapporto sinistri/premi
Il CdA di Vittoria Assicurazioni (nella foto, la sede), ha approvato nella giornata di ieri il resoconto intermedio di gestione al terzo trimestre 2015. Il consuntivo al 30 settembre presenta un utile netto di Gruppo pari a 57,9 milioni di Euro, in progresso del 5,9% rispetto ai 54,7 milioni dello stesso periodo del 2014. Il conto economico complessivo – che tiene conto anche degli utili o perdite rilevati direttamente nel patrimonio netto – presenta un saldo pari a 70,3 milioni (112,2 milioni di euro al 30 settembre 2014) che evidenzia l’incremento delle plusvalenze latenti. Il patrimonio netto di Gruppo ammonta a 670,8 milioni, in crescita del 9,2% sul dato di 614,5 milioni a fine dicembre 2014 Il risultato del segmento assicurativo è pari a 96,5 milioni, +3,2% (93,5 milioni) rispetto al risultato registrato al 30 settembre 2014.
In lieve calo i premi del lavoro diretto, che scendono dello 0,6% a 921,4 milioni di Euro. Sui volumi pesa il risultato del Rami Vita, che rilevano un decremento del 20,3% (a 152,9 milioni) rispetto a quelli dello stesso periodo dell’esercizio precedente. La riduzione, segnala la comnpagnia, “è coerente con la revisione delle strategie di crescita volte alla riduzione dei prodotti a premi unici rivalutabili su gestioni separate”.
Prosegue la crescita della raccolta premi dei Rami Danni, che si incrementano del 4,2% a 768,5 milioni di Euro, con volumi in progresso per i Rami Auto (+4,1%) e Rami Elementari (+6,2%), mentre i Rami Speciali segnano una flessione del 23,9%. Peggiora di mezzo punto percentuale il combined ratio, che sale a 90,8% appesantito dal rialzo di 1,3 p.p. (da 64,5% a 65,8%) del rapporto sinistri a premi. In rialzo anche i costi di struttura, che registrano un’incidenza sulla raccolta complessiva assicurativa del lavoro diretto pari all’8,7% (8% nell’analogo periodo dell’esercizio precedente).
Il settore immobiliare ha registrato un risultato lordo negativo di 9,2 milioni di Euro, rispetto a un saldo negativo di 10,2 milioni a fine settembre 2014. Per quanto riguarda l’andamento della Capogruppo, dopo il terzo trimestre 2015 l’utile netto si presenta in incremento dello 0,8% a 61,9 milioni di Euro (61,4 milioni a fine settembre 2014).
Il risultato del terzo trimestre, segnala infine la compagnia, è in linea con gli obiettivi prefissati e consente di confermare un costante rafforzamento patrimoniale, alla luce della normativa Solvency II che entrerà in vigore nel 2016.
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