Assimoco, Assiteca, Recotech e Università degli Studi di Pavia vanno a consolidare i settori assicurazioni, broker, imprese e ambito accademico. A quasi trent’anni dalla sua fondazione, il Consorzio sta per raggiungere i 60 associati
Il 2015 di Cineas si chiude con 4 nuove realtà che si associano al Consorzio: Assimoco, Assiteca, Recotech e Università degli Studi di Pavia che vanno a consolidare le aree principali in cui il Consorzio è storicamente attivo: assicurazioni, broker, imprese e ambito accademico.
Fondato nel 1987 come Consorzio universitario non-profit per l’ingegneria nella assicurazioni, Cineas a partire dal 2000 ha cominciato ad occuparsi di cultura del rischio a 360° “diventando l’anello di congiunzione tra comparto assicurativo, il settore industriale, le istituzioni, l’area della sanità e il mondo accademico per diffondere conoscenze avanzate in materia di risk management e creare nuove competenze professionali”.
In particolare, per quanto riguarda l’ambito accademico, con l’ingresso dell’Università di Pavia il Consorzio raggiunge quota sei atenei associati. I soci Cineas – si legge in una nota – “hanno un ruolo attivo nello sviluppo delle attività di ricerca del Consorzio, danno impulso all’aggiornamento dei percorsi formativi, costituiscono in parte la faculty e finanziano le borse di studio messe a disposizione per i master”.
“Come scuola di formazione manageriale, nell’anno accademico 2014-2015, abbiamo coinvolto nelle nostre attività formative circa 1000 professionisti prendendo in considerazione master, corsi brevi e corsi tailor made – ha commentato il presidente Cineas, Adolfo Bertani (nella foto) –. E’ un record per il nostro Consorzio che dimostra come (dopo quasi trent’anni di pionieristica attività) a livello imprenditoriale e a livello di amministrazione pubblica, si sia alzata la soglia di attenzione sul risk management e sulla diffusione della cultura della prevenzione”.
“In base alla nostra esperienza diretta, in ambito imprenditoriale, i risultati dell’Osservatorio 2015 sulla diffusione del risk management nelle medie imprese italiane – indagine realizzata in collaborazione con Mediobanca e con il contributo di UnipolSai Assicurazioni – hanno dimostrato che le imprese che gestiscono il rischio ottengono performance economiche migliori tra il 20 e il 30% sul mercato”, ha proseguito Bertani.
“Inoltre, per quanto riguarda la PA, è stato appena presentato il progetto europeo Life DERRIS, un’iniziativa finalizzata alla definizione di azioni congiunte pubblico-privato per ridurre al minimo i danni causati dal cambiamento climatico. Il progetto DERRIS (di cui è capofila il Gruppo Unipol affiancato da Cineas, Città di Torino, ANCI e Coordinamento Agende 21) prevede il trasferimento delle competenze di valutazione e gestione del rischi, la costruzione e diffusione di strumenti per ridurre al minimo i danni per le singole aziende e per i distretti di imprese che verranno testati con le imprese residenti sul territorio di Torino – che è il primo comune italiano ad aderire al progetto – per essere poi diffusi in tutto il paese”, ha concluso il presidente Cineas.
Intermedia Channel