Opinione della Settimana

Assicurazione obbligatoria per le bici? No, grazie

Biciclette Imc

(di Cesare Paroli – Il Giorno Milano)

C’è fermento nel mondo dei ciclisti urbani. Mentre a ogni piè sospinto spunta qualcuno che vorrebbe mettere le targhe alle biciclette, il che significherebbe molta burocrazia in più e molti praticanti in meno, ora si fa strada anche tra le associazioni del settore l’esigenza di munire chi pedala di un’apposita assicurazione che lo metta al riparo dalla responsabilità civile sulla falsariga delle polizze auto. Anche in questo caso, sebbene riteniamo che possa essere utile avere un’assicurazione che ci «copra» in caso d’incidente, non possiamo non accogliere con sospetto le varie voci che propugnano la necessità di una polizza per ciclisti. Non vorremmo che dietro queste campagne si celasse, ancora una volta, la bramosia delle aziende assicuratrici le quali sarebbero ingolosite dai nuovi profitti derivanti da una assicurazione obbligatoria per le biciclette: dopo la Rca, arriverebbe la Rcb, di pari passo col diffondersi del fenomeno pedalatorio! La discriminante sta proprio nel termine «obbligatorio». Un conto è essere soggettivamente previdenti nei confronti dei possibili incidenti sempre in agguato, un altro sarebbe essere costretti a pagare una polizza per poter circolare sulla nostra due ruote. E che dire dei pedoni, allora?

Perché non rendere obbligatoria una polizza anche per chi affronta le «insidie» dei marciapiedi? Non scherziamo. Se vogliamo togliere le auto dalle strade e sostituirle con mezzi puliti, come le biciclette, non possiamo boicottare sul nascere questo inevitabile progresso con nuovi obblighi burocratici. Esistono già polizze che «coprono» gli eventuali rischi di chi va in bici, da quella della Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta) a quelle offerte da alcune aziende come bonus ai propri dipendenti che si recano al lavoro in bici. E sta per arrivare anche quella della Fci (Federazione ciclistica italiana) che richiede, però, l’iscrizione come soci. Per non parlare di altri prodotti assicurativi che coprono numerosi rischi della persona, compresi quelli di chi va in bicicletta… L’importante è che qualche «genio» non si svegli la mattina con la bella idea dì rendere queste polizze obbligatorie.

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