(di Marco Angelucci – Corriere dell’Alto Adige)
Tomasi: contesto sempre più difficile. A dicembre risultati negativi
Anche se nel mese di dicembre il rendimento di tutti i fondi è stato negativo, il bilancio del 2015 di Laborfonds è senza dubbio positivo. Tutte e quattro le linee di investimento sono cresciute più del benchmark, il risultato migliore è quello del comparto «prudente etico» che fa segnare un +4,51%, quasi un punto e mezzo sopra il benchmark. L’unica flessione, leggera, riguarda il numero di iscritti leggermente in calo rispetto al 2014.
«Siamo veramente soddisfatti dei risultati raggiunti», commenta il presidente di Laborfonds Gianni Tomasi sottolineando che «tutte le linee hanno ottenuto risultati superiori ai rispettivi benchmark di riferimento ed inoltre hanno perseguito rendimenti, in termini assoluti, veramente significativi, tenuto conto dell’andamento dei mercati e dell’altissimo livello di volatilità durante tutto l’anno».
Ieri si è tenuto il primo cda del fondo pensione che gestisce la previdenza integrativa dei lavoratori altoatesini ed è stato approvato il bilancio preventivo per il 2016. È stata anche l’occasione per tirare le somme sull’anno appena concluso. I risultati sono decisamente positivi anche se i rendimenti negativi di dicembre sono un campanello d’allarme da non sottovalutare.
La linea bilanciata — la più gettonata con un patrimonio che ha ormai superato il miliardo e 700 milioni — ha realizzato nel 2015 un risultato netto di +4,13% a fronte di un benckmark di +3,71%. Ancora meglio è andata la linea «prudente-etica», i cui investimenti rispettano standard etici e di responsabilità sociale, ha raggiunto un rendimento netto di +4,51% (+1,40% rispetto al benchmark, che ha chiuso il 2015 a +3,11%). Il patrimonio ha raggiunto quota 188 milioni.
Bene anche la linea dinamica (la meno amata dagli iscritti, il patrimonio è di soli 72 milioni), quella con la componente azionaria maggiore, che ha registrato un rendimento netto di +3,87% (+3,72% il rendimento del benchmark) ed infine la linea garantita (patrimonio 175 milioni) che, con un risultato netto di +0,90%, ha perseguito una performance doppia di quella dell’indice di riferimento che ha chiuso l’anno a +0,46%.
Sul finire dell’anno però le cose hanno iniziato ad andare male. I numeri del mese di dicembre sono tutti negativi. La linea garantita ha perso lo 0,3%, quella prudente etica fa segnare un -1,42% mentre quella bilanciata perde oltre un punto e mezzo (-1,57%). Il peggior risultato è quello della linea dinamica che nel mese di dicembre ha perso il 2,19%.
«I risultati del 2015 sono ancora più significativi in quanto perseguiti in un contesto di mercato molto difficile e sempre più imprevedibile. Basti guardare all’andamento delle ultime settimane dove le diverse asset class spesso reagiscono secondo logiche che non sono più inquadrabili come un tempo», commenta la direttrice di Laborfonds, Ivonne Forno. «Visto il contesto macroeconomico e geopolitico abbiamo aumentato ulteriormente la diversificazione, cercando nel contempo di consolidare i risultati raggiunti, di limitare i rischi e primi in Italia — ricorda ancora Forno — abbiamo effettuato investimenti come quello nel Fondo Strategico del Trentino Alto Adige che fungono da volano per l’economia locale».