L’Associazione Svizzera delle Assicurazioni (ASA) ha presentato i dati 2015 del settore assicurativo nazionale, che nel corso dello scorso anno ha mantenuto un andamento solido in un contesto molto complesso. Nel comparto Danni i premi sono aumentati leggermente rispetto al 2014 e nel segmento Vita i premi incassati si sono assestati ai livelli dell’anno precedente a causa dei tassi d’interesse che continuano a essere ai minimi storici
L’Associazione Svizzera delle Assicurazioni (ASA) ha presentato i dati relativi al 2015 del settore assicurativo nazionale: lo scorso anno le compagnie private elvetiche hanno dovuto contrastare una complessa situazione di mercato, caratterizzata da tassi d’interesse a un livello costantemente basso e da un aumento della regolamentazione. In Svizzera il comparto assicurativo costituisce oltre il 43% del settore finanziario: con un valore aggiunto di 26,1 miliardi di franchi e una quota del 4,2% dell’intera economia, figura tra i dieci maggiori settori nazionali.
Dopo che l’attività del comparto Danni è rimasta stabile nel 2014, secondo le stime dell’ASA nel 2015 i premi incassati sono aumentati dello 0,5%. Nel segmento veicoli a motore il volume dei premi è salito dell’1,2%, soprattutto in seguito al numero delle nuove immatricolazioni nelle automobili. Le attività nei rami incendio, danni della natura e danni materiali hanno fatto registrare un incremento dell’1,3%. Questo andamento, ha evidenziato l’Associazione, è stata influenzato “dallo sviluppo degli investimenti nelle costruzioni, della popolazione e del potere d’acquisto”.
Nei rami Vita l’ASA ha stimato una stagnazione del volume dei premi. Nella previdenza professionale il modello di assicurazione completa (le offerte di casse pensione presenti in Svizzera in cui il datore di lavoro non si assume i rischi derivati dagli investimenti) e quindi le garanzie da parte degli assicuratori privati “continuano a essere molto richiesti”. I premi incassati nel comparto Vita collettiva sono aumentati dello 0,7% nel 2015, mentre si è registrato un calo dei premi del 2,2% nel segmento Vita individuale. A causa dei tassi d’interesse al minimo storico, sottolinea l’Associazione, per le compagnie Vita “è difficile offrire interessanti garanzie di tasso d’interesse per i nuovi contratti”. Inoltre, l’aumento della regolamentazione “si ripercuote sui costi degli assicuratori”.
Per quanto riguarda le questioni di regolamentazione nelle relazioni tra Svizzera ed Unione Europea, sebbene l’UE “abbia riconosciuto l’equivalenza della sorveglianza sulle assicurazioni della Svizzera”, soprattutto per le compagnie Vita elvetiche “continuano a valere, ai sensi del Test svizzero di solvibilità SST, prescrizioni sul capitale proprio più alte rispetto agli assicuratori europei secondo Solvency II”. Secondo ASA “queste distorsioni della concorrenza devono essere eliminate”.
«Gli interessi dei clienti ci stanno molto a cuore. Le leggi del settore assicurativo offrono già un’elevata tutela dei clienti. Inoltre, abbiamo colmato le lacune nella tutela dei consumatori su base volontaria. Dovessero essercene delle altre, siamo disposti a colmare anche quelle – ha affermato il presidente dell’Associazione, Urs Berger –. La regolamentazione non deve però danneggiare la nostra capacità d’innovazione e di concorrenza e mettere in pericolo la nostra dinamica di crescita. Questo sempre nell’interesse dei clienti».
Una grande sfida anche per il settore assicurativo svizzero, infine, è costituita dal cambiamento demografico. Per questo motivo, l’Associazione ritiene che la riforma «previdenza per la vecchiaia» sia “obbligatoria e urgente”. L’obiettivo dichiarato è il finanziamento a lungo termine del sistema, mantenendo l’attuale livello di prestazioni. L’assicurazione completa nella previdenza professionale, sui cui contano le PMI, “non può essere messa in pericolo”, conclude l’Associazione.
Intermedia Channel
ASA – Conferenza stampa annuale 2016 – Relazione del presidente Urs Berger
ASA – Fatti e cifre 2016 del settore assicurativo privato svizzero