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Coface, fatturato e utile netto in lieve aumento nel 2015

Xavier Durand Imc

Il gruppo francese, una delle maggiori realtà mondiali nell’assicurazione dei crediti, ha chiuso l’esercizio con un risultato netto di 126 milioni di Euro (contro i 125 milioni del 2014) e un progresso del 3,4% (+1,2% a perimetro omogeneo e tassi di cambio costatnti) a 1,49 miliardi per il fatturato. In peggioramento il combined ratio, che sale di 3,4 p.p. a 83,1%. Il ratio di copertura del capitale è aumentato al 147%, “in linea con la propensione alla sottoscrizione dei rischi e la politica di distribuzione del 60% dell’utile”. Il Cda proporrà all’assemblea del prossimo 19 maggio la distribuzione di un dividendo invariato a 0,48 Euro per azione

Nel corso del 2015, Coface ha realizzato un fatturato consolidato di 1,49 miliardi di Euro, in aumento del 3,4% rispetto al 2014 (+1,2% a perimetro e tassi di cambio costanti). Questa evoluzione, segnala il gruppo francese, “è la conseguenza della strategia commerciale messa in atto dal gruppo, basata sull’innovazione di prodotto, di distribuzione multicanale e sul rafforzamento dei processi di vendita e il controllo delle vendite”.

Coface - Risultati 2015 - Conto economico Imc

La nuova produzione è in calo rispetto all’anno scorso, che aveva beneficato della sottoscrizione di alcuni contratti importanti. La retention del portafoglio clienti ha tuttavia raggiunto un buon livello (88,2%). Il contesto competitivo e la redditività positiva dei contratti nei mercati maturi hanno influito sui prezzi per tutto il 2015. Coface osserva come questa pressione sia ad ogni modo rimasta sotto controllo: l’effetto prezzo dei contratti è stabile rispetto al 30 settembre 2015 (-2,4%).

La crescita del fatturato del gruppo è stata sostenuta dai mercati emergenti. Negli Stati Uniti, la contrazione della performance è risultata diretta conseguenza della riorganizzazione della rete agenziale su tutto il territorio americano. Nei mercati maturi, dove la redditività dei contratti è più elevata, la concorrenza resta forte ed è aumentata la pressione sui prezzi.

Coface - Risultati 2015 - Evoluzione fatturato Imc

Il combined ratio sale di 3,4 p.p. all’83,1%, riflettendo il peggioramento del contesto macroeconomico dell’anno scorso. Il loss ratio al netto della riassicurazione è al 52,5%, stabile negli ultimi sei mesi (+2,2 p.p. rispetto a fine 2014) per effetto delle riduzioni dell’esposizione a imprese e settori più fragili. In questo periodo, Coface ha continuato a ridurre la copertura, in particolare nei paesi emergenti, gli effetti di questa politica si sono concretizzati progressivamente in funzione dei ritardi di pagamento osservati.

Le spese generali interne sono state manutenute sotto controllo: incluse quelle eccezionali, sono diminuite dell’1,8% a perimetro e tassi di cambio costanti (-0,5% a perimetro e tassi di cambio costanti), un livello nettamente più basso rispetto alla crescita dei premi, aumentati del 2% (+4,7% a perimetro e tassi di cambio costanti). I costi di distribuzione sono aumentati più rapidamente rispetto ai premi nel 2015, in ragione di una crescita del fatturato più significativa nelle regioni dove i contratti sono maggiormente intermediati. Il cost ratio al netto della riassicurazione è salito di 1,2 p.p. al 30,5%: escluso l’effetto di cambio e le spese eccezionali, risulterebbe stabile al 29,5%, un aumento di 0,2 punti rispetto al 31 dicembre 2014.

Grazie alla diversificazione del portafoglio finanziario (anche grazie agli investimenti su fondi immobiliari paneuropei non quotati), il reddito da investimenti è aumentato a 53,1 milioni di Euro (di cui 4,5 milioni di euro di esternazionalizzazione di plusvalenze) contro i 42,8 milioni (di cui 8,4 milioni di euro di esternazionalizzazione di plusvalenze) di fine 2014. Il risultato operativo è sceso del 5,8% a 194,1 milioni e l’utile netto di pertinenza del gruppo ha registrato un progresso dello 0,7% a 140,9 milioni. Sulla base di un utile netto per azione di 0,80 euro, all’Assemblea generale annuale degli azionisti del prossimo 19 maggio sarà proposta un dividendo in distribuzione di 0,48 euro per azione, dato stabile rispetto al 2014.

Coface è preparata alla regolamentazione Solvency II. In questo contesto, il gruppo prevede “di completare gli strumenti di gestione del capitale e ha l’intenzione di mettere in pratica una linea di capitale contingente allo scopo di proteggere la propria solvibilità in caso di emergenza”. Calcolato su queste basi, secondo la formula standard, il rapporto di copertura del capitale necessario alla copertura dei rischi di assicurazione e factoring è aumentato al 147%, in linea con la propensione al rischio e la politica di distribuzione del 60% dell’utile netto per azione (proposto nuovamente quest’anno).

Per quanto riguarda le prospettive sull’esercizio in corso, Coface osserva come il contesto macroeconomico attuale sia complesso (crescita debole nei paesi avanzati, rischi importanti nei paesi emergenti e volatilità dei mercati finanziari) e non siano previsti cambiamenti significativi per il 2016. In assenza di una ripresa significativa dell’attività mondiale e tenuto conto del trasferimento della gestione delle garanzie pubbliche, gli obiettivi di crescita del fatturato e di redditività (ritorno sul capitale tangibile netto «RoATE») che il Gruppo si è prefissato da due anni, non saranno raggiunti nel 2016. Il modello di business di Coface, la solidità finanziaria e le prospettive del tasso di distribuzione del risultato, al 60% circa, non sono tuttavia messi in discussione.

Come annunciato lo scorso 15 gennaio, Xavier Durand (nella foto) ha preso il posto di Jean-Marc Pillu in qualità di direttore generale di Gruppo. Durand ha trascorso la maggior parte della sua carriera in GE Capital. e nel corso di oltre 25 anni di carriera ha acquisito un’esperienza operativa come direttore generale nei servizi finanziari regolati in più di 30 paesi.

«Sono orgoglioso di essere a capo di questa grande impresa – ha dichiarato il nuovo direttore generale – Coface è un brand riconosciuto a livello mondiale e il gruppo possiede una vasta esperienza. Le mie priorità saranno concentrate su rischi e costi. Per quanto riguarda i rischi, è stato realizzato un adattamento delle nostre esposizioni tra il 2014 e il 2015, e proseguirà finché sarà ritenuto necessario, gli effetti si concretizzeranno nel tempo. Per quanto concerne i costi, analizzeremo e metteremo in pratica degli adattamenti strutturali necessari a migliorare l’efficacia operativa del gruppo. In questo contesto, la mia missione è trovare le leve e gli strumenti per sostenere l’attività commerciale del gruppo. Con il team dirigente, dopo una fase iniziale di ambientazione, definirò le azioni per rafforzare nel tempo, la crescita profittevole di Coface nel lungo periodo. Comincerò da oggi i lavori e coglierò l’occasione degli aggiornamenti trimestrali per informarvi sull’evoluzione»

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