(Fonte: Borsa Italiana / Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
Meno incidenti, ma anche meno premi e utili per le compagnie
Le auto a guida automatica potrebbero certo permettere un crollo degli incidenti stradali, ma anche tradursi in un secco calo dei premi e degli utili per le compagnie assicurative che dovranno trasformarsi di conseguenza. E’ la conclusione cui giunge Moody’s in un rapporto in cui analizza l’impatto delle “self-driving car” e delle altre tecnologie che aiutano gli automobilisti ad evitare gli incidenti.
Ci vorranno decenni, comunque, prima di arrivare a un utilizzo diffuso delle auto a guida automatica e questo lascia alle compagnie il tempo di organizzarsi. Resta la prospettiva che nel mondo futuribile in cui le self-driving car saranno di uso comune, la frequenza degli incidenti stradali si abbasserà drasticamente, traducendosi in premi più bassi e quindi in minori utili per le compagnie del ramo auto.
Nel lungo termine l’impatto sul settore potrebbe essere drammatico visto che l’Rc auto è la linea di business principale nel danni in molti Paesi. Questo obbligherà le assicurazioni a ripensare il modello di business, ad innovare e diversificare per restare competitive in un mercato più stretto.
Moody’s si aspetta significativi cambiamenti nell’assicurazione, inclusi il consolidamento, fallimenti e anche l’entrata nel settore di nuovi attori, visto l’impatto trasformativo delle nuove tecnologie. Inoltre, saranno i regolatori, i legislatori e i tribunali a “determinare come saranno suddivise le passività tra assicuratori, case automobilistiche e società tecnologiche”.
Intanto, le compagnie possono trarre beneficio dalle altre tecnologie “salva incidenti”, come i freni automatici, la regolazione automatica della distanza di sicurezza (adaptive cruise control), l’avviso di deviazione dalla corsia di marcia (lane departure prevention). Secondo Moody’s, nei prossimi cinque-dieci anni porteranno a una minore frequenza degli incidenti e quindi dei risarcimenti, a vantaggio pertanto delle assicurazioni.